iTunes Match: il 30% a me, il 70% a voi

TuneCore esulta per il "miracolo" di iTunes Match: redistribuisce utili basati sugli ascolti dei brani, secondo una logica 30/70 di gestione degli incassi.
TuneCore esulta per il "miracolo" di iTunes Match: redistribuisce utili basati sugli ascolti dei brani, secondo una logica 30/70 di gestione degli incassi.

Un post pubblicato sul blog TuneCore mette nero su bianco l’entusiasmo del gruppo nei confronti di iTunes Match, il programma con cui Apple prevede una redistribuzione delle royalty sulla base degli abbonamenti raccolti e degli ascolti effettuati sul proprio servizio. TuneCore ne parla con termini del tutto espliciti, sottolineando come, per poco che il servizio paghi, offre comunque sempre di più del nulla che fino ad oggi era possibile raccogliere.

Insomma, se iTunes Match non è forse ancora la soluzione perfetta, sarebbe comunque di gran lunga la migliore sul mercato. E questo per la piccola distribuzione è quel che più conta.

Il funzionamento sarebbe basato sul canonico principio 30/70 applicato ai 25 dollari di abbonamento annuale: il 30% lo trattiene Apple, il 70% viene redistribuito. TuneCore in particolare avrebbe ricavato nei primi due mesi di attività su iTunes Match circa 10 mila dollari: poco, se rapportato all’alto numero degli artisti gestiti (tra i quali i 10 mila dollari saranno a loro volta redistribuiti, previa trattenuta TuneCore); molto, se rapportato al nulla raccolto prima di iTunes Match. E soprattutto la cosa sembra esprimere forte significato in termini di lotta alla pirateria, poiché con un basso costo diviene possibile redistribuire utili anche a chi aveva visto i propri file “rubati” dalla rete ed in seguito “condonati” sul servizio di Cupertino.

Il valore principale che emerge è quello della meritocrazia dell’intervento: le royalty sono redistribuite in base all’ascolto, premiando pertanto gli artisti che più colpiscono il cuore dell’utente meritandosi maggior fedeltà (gli ascolti sono tracciabili grazie alla dimensione cloud nel quale il servizio si sviluppa). Secondo TuneCore l’aspetto miracoloso del progetto è nel fatto che non si viene compensati per i brani venduti, ma per i brani ascoltati: una dimensione parallela ed aggiuntiva, insomma, che consente di monetizzare meglio i prodotti a disposizione.

iTunes Match dovrebbe arrivare presto anche in Italia: come da noi appreso nelle settimane scorse, le trattative sarebbero in corso e presto Apple potrebbe far esordire il servizio anche nel nostro paese.

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