Apple Store, accettata petizione contro Foxconn

La petizione firmata da più di 250.000 persone contro Foxconn è stata accettata dagli Apple Store. Alla protesta, si unisce anche un dipendente Apple.
La petizione firmata da più di 250.000 persone contro Foxconn è stata accettata dagli Apple Store. Alla protesta, si unisce anche un dipendente Apple.

Puntuale come preannunciato, è stata consegnata, da Change.org e SumoofUs all’Apple Store Grand Central, la petizione firmata da oltre 250.000 persone per invitare il colosso di Cupertino a imporre condizioni lavorative migliori ai dipendenti Foxconn negli stabilimenti cinesi di device Apple.

L’affluenza è stata minore del previsto dato che poco più di una dozzina di persone hanno partecipato all’evento, ma comunque efficace visto che i dipendenti dell’Apple Store hanno accettato la petizione.

La stessa cosa sarà fatta presso i negozi specializzati della mela morsicata a San Francisco, Londra e Sydney, dando l’opportunità all’utenza di farsi sentire presso uno dei grandi colossi dell’informatica che sfruttano la manodopera cinese per la nascita dei suoi vendutissimi prodotti.

Spicca in particolare la figura di Cory Moll, un dipendente dell’Apple Store di San Francisco che ha deciso di firmare la petizione per dimostrare tutto il proprio appoggio alla causa.

«Ero lì per mostrare solidarietà. Ho voluto personalmente firmare la petizione anche a nome dell’Apple Retail Workers Union, sebbene le nostre problematiche siano decisamente lontane da quelle con le quali sono costretti a convivere i dipendenti cinesi».

L’Apple Retail Workers Union è un’organizzazione fondata dallo stesso Cory Moll, che lavora presso gli Apple Store dal 2007, volta a migliorare le condizioni lavorative dei dipendenti. Moll assicura che nonostante ciò non ha perso il suo lavoro, e invita tutti i colleghi a far sentire la propria voce se lo dovessero ritenere necessario.

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