Sei su Twitter? Fai più sesso di chi preferisce Facebook

Twitter è sexy e gli utenti anche: una ricerca ha dimostrato che gli iscritti al social network in questione fanno più sesso degli utenti Facebook.
Twitter è sexy e gli utenti anche: una ricerca ha dimostrato che gli iscritti al social network in questione fanno più sesso degli utenti Facebook.

I cinguettii fanno bene alla vita sessuale degli utenti. Così tanto che gli 845 milioni di iscritti a Facebook restano a bocca asciutta a confronto. Twitter è sexy e lo dimostra uno studio messo a punto dalla Marketing Agency Euro RSCG che ha analizzato un campione composto da 1.000 adulti statunitensi, particolarmente attivi sui social network in questione.

Gli intervistati hanno risposto a un questionario che ha messo in evidenza comportamenti tra le lenzuola degli iscritti a Facebook e a Twitter. Il risultato? I follower sono più attivi, sessualmente parlando. Sono addirittura più propensi all’autoerotismo rispetto agli utenti che popolano altri social network.

Rispondendo alle domande, le persone abituate a cinguettare online hanno totalizzato in quasi tutte le domande un punteggio più alto rispetto agli utenti di Facebook. Certo, queste risposte andrebbero prese con le dovute cautele, ma volendo fidarsi il responso è che su Twitter si fa più sesso.

I numeri più alti si sono registrati alla domanda che chiedeva di specificare quanti rapporti sessuali si hanno di norma durante la settimana. Bene, il 55 per cento degli utenti di Twitter scivola tra le braccia di un partner almeno una volta ogni sette giorni, contro il 46 per cento, invece, degli utenti di Facebook con la stessa buona abitudine.

E anche per quanto riguarda il corteggiamento online i follower vanno per la maggiore: il 27 per cento degli utenti, infatti, trascorre molto tempo sul Web non solo cinguettando, ma anche civettando. Il resto dell’utenza, invece, ama fantasticare, ma i dettagli scottano.

Infatti, le fantasie sessuali degli utenti Twitter sono particolarmente estreme, molto più di quelle dei numerosi iscritti che conta Mark Zuckerberg. Un comportamento avventuroso, alimentato dalle fantasie erotiche non descritte sopra, di cui nessuno si vergogna.

I cinguettii non si limitano a frasi e hashtag, infatti: nessuno degli intervistati si è posto il problema della timidezza e, anzi, ha parlato apertamente di bondage, sadomaso e altri desideri piccanti che poco hanno a che fare con la tradizionalità delle risposte scritte dagli utenti Facebook. Altro che sesso convenzionale: su Twitter l’eros è fetish.

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