Facebook compromette il rendimento scolastico

Facebook rende bassi le votazioni agli esami: lo ha dimostrato una ricerca, che ha analizzato gli studenti mentre studiano.
Facebook rende bassi le votazioni agli esami: lo ha dimostrato una ricerca, che ha analizzato gli studenti mentre studiano.

Che Internet non giovi allo studio pomeridiano è chiaro a tutti, persino agli studenti. Ma una ricerca americana dimostra adesso che tenere aperta la pagina di Facebook mentre si sta sui libri intacca il rendimento scolastico, facendo con molta probabilità crollare i voti.

Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista computer & Education e tratta non solo di social network – o Facebook in particolare – ma anche di SMS ed e-mail. Effetto negativo del multitasking? Sembrerebbe di si, visto che analizzando 1.624 studenti universitari – particolarmente attivi online durante le ore di studio – i ricercatori hanno riscontrato una distrazione maggiore persino rispetto a quella causata dall’alcol.

Mediamente gli studenti analizzati durante la ricerca hanno inviato 97 messaggi di testo e trascorso 101 minuti sulle pagine del social network di Mark Zuckerberg – che, ricordiamo, ha abbandonato gli studi per diventare il giovane più ricco del mondo.

Gli autori, Reynol Junco e Shelia Cotton, hanno dichiarato che pretendere di poter studiare con il computer acceso, su cui tra un rigo e l’altro si getta un’occhiata anche veloce, non è di certo il modo migliore per attendere alla fine del semestre ottimi voti:

«Potrebbe essere che agli studenti con voti inferiori capiti di stare di più su Facebook, ma penso che questo studio, nel contesto di altre ricerche, dimostri che si tratta di quel che stanno facendo mentre studiano e non viceversa.»

Ovvero, secondo i ricercatori, è importante non trarre conclusioni affrettate, in quanto non sono i voti in questo studio a essere in esame e, ad esempio, potrebbe succedere che uno studente riesca comunque a superare i test quasi a pieni voti, ma non nel pieno delle sue capacità, che magari gli avrebbero consentito di raggiungere facilmente la lode.

Proprio per questo motivo, il professor Junco, docente all’università di Lock Haven in Pennsylvania, ha motivato i suoi studenti, consigliando loro di tenere sempre ben a mente l’obiettivo, soprattutto quando, seduti in biblioteca con un libro davanti e un esame alle porte, si trovano tentati di leggere la posta o gli aggiornamenti di stato dei propri amici di Facebook. Non si tratta in fondo di abbandonare il tablet o lo smartphone, semplicemente di controllare dopo.

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