Rdio, presto in tutta Europa

Il servizio di musica in streaming Rdio, che ha spopolato negli Stati Uniti, si prepara all'espansione in tutta Europa. E la concorrenza non spaventa.
Il servizio di musica in streaming Rdio, che ha spopolato negli Stati Uniti, si prepara all'espansione in tutta Europa. E la concorrenza non spaventa.

Il servizio di musica illimitata in streaming Rdio annuncia di prepararsi al lancio in Europa, e ha in mente di farlo in grande espandendosi in tutti i paesi del vecchio continente entro pochi mesi così come  spiegato da Scott Bagby in un’intervista concessa a paidContent. L’Europa, spiega, è un obiettivo immediato che non può essere ignorato o sottovalutato e poi ci si potrà concentrare con calma alla conquista dell’Asia.

Rdio ha infatti recentemente raggiunto paesi come Germania, Brasile, Spagna, Australia e Nuova Zelanda, che vanno a far compagnia a Stati Uniti e Canada. Ora si sta lavorando per ottenere le licenze sugli artisti britannici, ma per il momento Bagby non è in grado di fornire tempistiche precise circa l’approdo oltremanica. Per l’Italia purtroppo per ora neanche un accenno, ma visto che i piani di espansione riguardano tutto il continente, presto dovrebbero giungere notizie in tal senso. Ed il nostro paese sarà probabilmente lieto di poter ospitare l’idea di Niklas Zennstrom (ex-Kazaa) per dare nuovo slancio al settore.

Nel corso dell’intervista, Scott ha parlato anche della forte e sempre crescente concorrenza del comparto. Realtà come Spotify, Deezer, We7 e Rhapsody hanno già annunciato l’intenzione di espandersi a nuovi paesi nonostante gli abbonati ai servizi musicali di questo genere non siano ancora una massa sufficiente. Scott si dice però ottimista ed è sicuro che presto la gente apprezzerà in pieno il concetto dello spazio musicale in streaming e non si preoccupa nemmeno dell’eccessiva presenza di competitor, precisando che arriverà un periodo di consolidamento.

L’intervista si chiude parlando di possibili partner per il lancio in Europa. In Brasile si è scelto di appoggiarsi a un’operatore telefonico piuttosto famoso e conosciuto dalla popolazione, ma per il semplice motivo che i locali non si fidano dei pagamenti con carta di credito, cosa che invece non accade ad esempio in Scandinavia. Non è obbligatorio avere un partner in ogni stato, aggiunge, ma ogni realtà sarà valutata secondo specifiche esigenze.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti