Condannato il gruppo che ha truffato iTunes

Arrestati gli undici truffatori che hanno guadagnato 600 mila euro con royalties false escogitando un raggiro ai danni di Amazon e iTunes.
Arrestati gli undici truffatori che hanno guadagnato 600 mila euro con royalties false escogitando un raggiro ai danni di Amazon e iTunes.

Nel periodo a cavallo fra i primi mesi del 2008 e metà del 2009, undici faccendieri del Regno Unito hanno truffato i giganti del download musicale iTunes e Amazon attraverso delle royalties fraudolente, alimentate con il massiccio acquisto di canzoni digitali con carte di credito rubate.

Le due società si sono rese conto dell’inghippo nel momento in cui hanno scoperto di dover pagare cifre astronomiche per diritti d’autore ad un gruppo musicale sconosciuto di Wolverhampton. A seguito di un processo legale aperto nel 2010 e appena conclusosi, le parti lese hanno ottenuto la condanna del leader del gruppo, Craig Anderson, a quattro anni e otto mesi di carcere. Altri quattro membri si troveranno dietro le sbarre mentre i restanti truffatori subiranno solo pene non detentive.

Gli undici truffatori avevano escogitato un piano molto elaborato. La musica veniva caricata sui server di iTunes e Amazon con l’ausilio di 24 computer portatili equipaggianti con software ad hoc per l’occultamento d’identità. Successivamente, le tracce inserite venivano acquistate in copiose quantità con le carte di credito rubate. Inoltre, per non destare sospetti, ogni transazione era sempre inferiore ai 10 dollari.

Il gioco ha fruttato al gruppo la cifra stellare di 600 mila euro in royalties, che venivano pagate direttamente dal distributore all’autore, bypassando possibili controlli. Apple e Amazon hanno subito perdite collaterali stimate fra i 900 mila e 1,2 milioni di euro per il rimborso ai propri clienti.

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