Blog? Non sono stampa clandestina

La Corte di Cassazione ha deciso: Carlo Ruta è stato assolto con formula piena, il suo blog Accade in Sicilia non è stampa clandestina.
La Corte di Cassazione ha deciso: Carlo Ruta è stato assolto con formula piena, il suo blog Accade in Sicilia non è stampa clandestina.

È stato necessario il parere della Corte di Cassazione con la sentenza del giudice Saverio Felice Mannino, ma alla fine il giornalista, storico e blogger siciliano Carlo Ruta è stato assolto con formula piena. Ruta, dal 2006 ad oggi, è stato obbligato a una trafila giudiziaria a causa del suo blog, chiuso dalla magistratura e definito da ben due sentenze, quella del giudice di Modica prima e della Corte d’Appello di Catania in seguito, un vero e proprio prodotto editoriale, quindi pienamente equiparabile ad un giornale di carta e, come tale, sottoposto alla stessa disciplina che regola l’editoria cartacea.

Il blog di Ruta, chiamato “Accade in Sicilia“, era stato accusato del reato di “stampa clandestina” a causa di quanto stabilito dalla legge 62/2001 scritta dagli allora onorevoli Giuseppe Giulietti e Vannino Chiti del PDS. Fin da subito il provvedimento suscitò le contestazioni di numerosi internauti, con petizioni e proteste che tuttavia non poterono impedire la sua approvazione.

A distanza di anni è toccato pertanto alla Cassazione fare chiarezza, con il diretto interessato, Carlo Ruta, che ha dichiarato a proposito della sua vicenda:

Questa sentenza di Cassazione è degna della tradizione del nostro Paese, che ha dietro di sé una cultura giuridica di prim’ordine. Mi preme di ringraziare per prima cosa tutti coloro che hanno sostenuto fino all’esito conclusivo questa campagna di libertà. A loro il web deve davvero tanto. Sono passati oltre sette anni, e questa sentenza, determinante per il destino della comunicazione in rete, ripaga i sacrifici fatti e l’impegno di tutti. D’ora in poi possiamo dirci davvero più liberi.

Insomma una vicenda che si chiude positivamente ma che lascia comunque aperta la strada a diversi punti interrogativi, il primo dei quali è se davvero fosse necessaria una sentenza della Corte di Cassazione per stabilire che un semplice blog gestito da una persona è cosa assai diversa da una testata giornalistica regolarmente registrata e con tanto di redazione dedicata.

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