Facebook: General Motors sospende la pubblicità in vista dell'Ipo

General Motors sospende un investimento pubblicitario su Facebook a causa della scarsa efficacia, proprio in vista dello sbarco in Borsa.
General Motors sospende un investimento pubblicitario su Facebook a causa della scarsa efficacia, proprio in vista dello sbarco in Borsa.

Facebook perde la “fiducia” di General Motors e si avvia così verso l’imminente quotazione in Borsa con un piccolo ma importante colpo alla sua immagine, che potrebbe avere qualche riflesso non indifferente sulla valutazione di Wall Street.

La novità delle ultime ore è la decisione che ha portato General Motors a ritirare un investimento di 10 milioni di dollari per la pubblicità sul social network, giustificando la scelta fatta con la motivazione che le inserzioni promozionali su Facebook non sarebbero efficaci.

Il gruppo automobilistico di Detroit solleva così per primo la questione relativa al “quanto” e al “se” il sito di Zuckerberg sia in grado di dare visibilità agli spazi pubblicitari che vende, ipotizzando quindi che, nonostante l’enorme volume di utenti che quotidianamente si riversa sulle pagine del social network, la capacità di veicolare con efficacia un messaggio promozionale non è così sicura come potrebbe invece sembrare.

General Motors ha precisato che continuerà a utilizzare i profili ufficiali aperti su Facebook attraverso i quali promuove i propri modelli interfacciandosi direttamente con il pubblico, ma ha allo stesso tempo precisato di voler rivedere le altre tipologie di inserzioni per il prossimo futuro, proprio a causa dello scarso impatto che queste avrebbero presso i clienti o potenziali tali.

Facebook rischia quindi di rivelarsi un flop dal punto di vista pubblicitario? Ovviamente rispondere adesso a questa domanda è molto difficile, anche perché lo scarso riscontro rilevato da General Motors potrebbe anche non essere legato necessariamente alla visibilità offerta da Facebook quanto a una campagna promozionale poco incisiva nei modi in cui era stata strutturata. Di certo, però, questa notizia arrivata a poche ore dallo sbarco in Borsa non era quello che Zuckerberg e soci speravano per lanciare al meglio il social network nell’olimpo dei giganti della finanza.

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