Facebook in Borsa: come comprare le azioni

L'Ipo di Facebook è prevista per venerdì, intanto il network di Mark Zuckerberg ha aumentato del 25% il numero di azioni in vendita.
L'Ipo di Facebook è prevista per venerdì, intanto il network di Mark Zuckerberg ha aumentato del 25% il numero di azioni in vendita.

Facebook sta per entrare ufficialmente nel listino Nasdaq di Wall Street, collocando milioni di titoli a una cifra attorno ai 35 dollari, aumentata del 25% giusto nelle ultime ore dopo che Menlo Park ha annunciato l’aumento di azioni per una raccolta ulteriore di 16 miliardi di dollari. Il valore complessivo della società, quindi, supererà i cento miliardi, come alcuni avevano previsto. Ma se in Italia qualcuno volesse investire in Facebook cosa dovrebbe fare?

Far parte, anche in piccolo, della più colossale offerta di acquisto iniziale della storia per un’azienda della Silicon Valley è certamente attraente, ma per il momento noi possiamo stare solo a guardare: non ci sono banche che partecipano al collocamento di queste azioni e le società private che lo facevano nella trattazione parallela sono state bloccate. Quindi, un potenziale investitore italiano potrà comprare azioni Facebook soltanto dopo venerdì, cioè dopo che saranno state collocate in Borsa.

Da quel momento, in effetti, basta avere un broker, privato, della propria banca, per gestire dei pacchetti che sicuramente nelle prossime settimane chi investe i vostri risparmi vi proporrà inserendo anche le azioni di Big F. Al momento, invece, ci si può soltanto levare la soddisfazione simbolica di comprarne una, cartacea, attraverso siti come quali giveashare.com o oneshare.com. Per il resto, è meglio lasciar fare agli intermediari di fiducia.

La fiducia, però, in questo tipo di investimento dipende anche e prima di tutto dalla crescita del sito. La società ha presentato alla SEC documenti molto ambiziosi, in cui di fatto si spiega come Facebook voglia acquisire ogni utente Internet del mondo, ma è anche stata sincera sugli attuali problemi di remunerazione legati alla pubblicità (l’82% dei profitti nell’ultimo trimestre). Per non parlare di problemi come la sfida della connettività mobile, i brevetti, l’uscita di Zynga.

Non mancano famosi guru di Wall Street che hanno già detto che investiranno in Facebook, ma ci sono anche molte voci che raccomandano prudenza. Un’azione a 35-38 dollari potrebbe essere già molto alta e in caso di investimenti in cui si fermano azioni per poi rivenderle lucrando sull’eventuale margine potrebbe riservare amare sorprese.

Un suggerimento, molto modesto? Attendere qualche mese, osservare come Facebook supera le sfide tecnologiche e poi acquistare tramite la propria banca o l’intermediario una cifra non esagerata. Difficile che la net economy arricchisca altre persone oltre ai grandi investitori, manager ed eventualmente dipendenti della società medesima.

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