UE, consultazione pubblica per la Net Neutrality

La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sulla conservazione della neutralità della Rete.
La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sulla conservazione della neutralità della Rete.

La Commissione Europea sta raccogliendo pareri in vista del suo impegno formale a preservare la neutralità della Rete. Lo spiega in un comunicato che apre un’inedita consultazione pubblica sotto l’egida della bandiera e dodici stelle sui temi della trasparenza e della gestione del traffico di Internet nel vecchio continente. I contributi di pensiero potranno essere ricevuti fino al 12 ottobre 2012.

Stando al breve documento rilasciato, la Commissione è interessata al parere dei fornitori di servizi Internet, dei fornitori di applicazioni Internet, dei produttori di apparecchiature, ma anche di investitori, autorità pubbliche, consumatori e loro associazioni. I temi sono intuibili: la privacy, le regole di mercato, le possibili restrizioni, lo switch tra diversi fornitori. È sempre l’attivissima Neelie Kroes – che ha appena sanzionato l’Italia in ambito reti fisse – responsabile dell’agenda digitale europea, a motivare questa azione:

Ad oggi vi è una povertà di scelta dei consumatori quando si tratta di offerte Internet. Userò questa consultazione per stilare le raccomandazioni in grado di generare opzioni migliori e porre fine al gioco attendista sulla neutralità che si vede in Europa. Gli input della consultazione aiuteranno a trasformare il BEREC [l’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche] in raccomandazioni concrete.

La questione centrale che preoccupa la Commissione è che ogni volta che si sono confrontati con gli Internet Provider e i fornitori di contenuti (le grandi testate, gli aggregatori, gli editori) il tavolo è saltato sempre per la stessa ragione: l’idea di far pagare le corsie preferenziali ai fornitori di contenuti per avere una rete veloce. La cosiddetta “neutralità” sta tutta qui: scindere la rete dalla massa dei contenuti, cioè in pratica trasformare la grande autostrada di bit in superstrade a più livelli (e pedaggi) è una maturazione inevitabile oppure scardina il principio base della Rete?

Nessuno si sente di dare una risposta in nome di così tanti interessi – basti pensare a cosa accadrebbe se un provider rallentasse apposta un’applicazione VoIP per promuoverne una propria – da qui la consultazione aperta (la trovate qui). Per salvaguardare il più possibile una sana concorrenza dentro la Rete, ma nella direzione giusta.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti