Windows 8 è una catastrofe, secondo Gabe Newell

Gabe Newell, co-fondatore di Valve, parla del nuovo sistema operativo Windows 8 e di cosa comporterà per chi sviluppa videogiochi.
Gabe Newell, co-fondatore di Valve, parla del nuovo sistema operativo Windows 8 e di cosa comporterà per chi sviluppa videogiochi.

Windows 8 sarà disponibile sul mercato a partire dal 26 ottobre, nel tentativo di rivoluzionare l’esperienza di utilizzo in ambito PC e avvicinarla considerevolmente a quella dei tablet. L’intenzione di Microsoft è quella di lasciarsi alle spalle il passato, offrendo una piattaforma del tutto inedita per andare incontro alle rinnovate esigenze dei consumatori. Secondo Gabe Newell, co-fondatore e amministratore delegato della software house Valve (la stessa che ha creato e gestisce Steam), il nuovo sistema operativo sarà una catastrofe per tutti.

“Penso che Windows 8 sia una sorta di catastrofe per tutti nel settore PC”, questa la traduzione letterale della sua dichiarazione, comparsa nella giornata di ieri sulle pagine di VentureBeat. Newell non risparmia dunque pesanti critiche nei confronti di Microsoft, nonostante abbia trascorso in passato ben 13 anni proprio alle dipendenze della società di Redmond.

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Secondo il suo punto di vista, il prediligere l’interfaccia Metro dedicata ai pannelli touch e un’impostazione “chiusa” del sistema operativo, porteranno le software house ad abbandonare gradualmente lo sviluppo di videogiochi per PC Windows. L’alternativa potrebbe essere rappresentata da Linux: Valve ha infatti già confermato il suo impegno per rendere la piattaforma Steam disponibile anche agli utenti del pinguino, ma la strada per raggiungere questo obiettivo sembra ancora piuttosto lunga.

Gabe Newell parla poi anche di come l’era PC, contraddistinta dall’accoppiata mouse-tastiera, è durata circa 25 anni, lasciando poi spazio a quella dei dispositivi touch, destinata a dominare il mercato per un decennio. Cosa verrà dopo? Dispositivi ancora più piccoli rispetto agli attuali smartphone e tablet, forse addirittura “da indossare”.

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