Google ed Apple all'assalto dei brevetti Kodak

I brevetti di Kodak sono ancora invenduti e sia Apple che Google mostrano interesse. Un accordo è però lontano e si prospetta un'asta.
I brevetti di Kodak sono ancora invenduti e sia Apple che Google mostrano interesse. Un accordo è però lontano e si prospetta un'asta.

Il fallimento di un nome storico nel mondo della fotografia quale quello di Kodak ha scatenato una corsa alla conquista della sua eredità. Un’eredità composta principalmente da brevetti, fondamentali nell’economia del settore high-tech come dimostra lo spinoso caso Apple contro Samsung, per un valore complessivo che secondo il gruppo sarebbe prossimo ai 2,6 miliardi di dollari. Una cifra, questa, lontana dalle offerte giunte fino ad oggi, ma che tuttavia non scoraggia Apple e Google dal darsi battaglia per conquistare nuovi importantissime proprietà intellettuali.

Sono oltre 1100 i brevetti nelle mani di Kodak, desiderosa di liberarsene per incamerare liquidità utile a risolvere una situazione particolarmente complicata. Ad oggi, tuttavia, le proposte giunte non hanno soddisfatto le richieste: da un lato Apple, dall’altro Google, ciascuna con al fianco partner di investitori, hanno messo sul piatto cifre comprese tra i 150 ed i 250 milioni di dollari, come confermato dal Wall Street Journal, ottenendo come risposta un secco no che tuttavia lascia aperte le porte a possibili trattative.

La fotografia, d’altro canto, è divenuta col tempo un settore nel quale operano non solo produttori di fotocamere ed accessori per la fotografia, ma anche e per certi versi soprattutto i produttori di smartphone. Sia Apple che Google vedono in tale bacino di brevetti una risorsa indispensabile per le proprie strategie, sia in chiave difensiva che offensiva: le proprietà intellettuali in questione permetterebbero a ciascuna delle due società sia di erigere un nuovo muro con il quale proteggersi da eventuali attacchi, sia di costruire una nuova arma per indebolire la concorrenza ed ottenere importanti vantaggi in tribunale.

Il forte interesse da parte dei due gruppi nei confronti del portfolio brevetti di Kodak, insomma, è facilmente spiegabile, così come potrebbe essere piuttosto semplice prevedere le mosse future delle due aziende, a quanto pare disposte a tutto pur di fare in modo che l’avversario non ottenga tali proprietà intellettuali. Un’asta è di fatto lo scenario maggiormente probabile, con chiari vantaggi per Kodak, che resta a guardare pregustando un possibile scontro in grado di far lievitare il prezzo.

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