Browser, sul mobile vince l'opzione standard

Secondo uno studio condotto da Chitika Insights, gli utenti Android sono più fedeli al browser di casa rispetto agli utenti iOS.
Secondo uno studio condotto da Chitika Insights, gli utenti Android sono più fedeli al browser di casa rispetto agli utenti iOS.

La crescente diffusione dei dispositivi mobile, e il conseguente incremento del numero di utenti che utilizzano applicazioni web su smartphone e tablet, ha portato anche sulle piattaforme mobile la cosiddetta “browser war“, ovvero lo scontro tra le aziende che sviluppano i software atti alla navigazione su Internet. Uno studio condotto da Chitika Insights ha evidenziato quali sono le alternative scelte dagli utenti rispetto ai browser installati su Android e iOS.

Il team di Chitika Insights ha preso in esame il traffico web in Canada e negli Stati Uniti nella settimana compresa tra il 28 agosto e il 4 settembre 2012. Questo campione ha consentito di rappresentare abbastanza fedelmente le percentuali di utilizzo dei browser sui dispositivi Android e iOS. Dai risultati ottenuti è chiaro che la maggioranza degli utenti si adegua al browser predefinito senza cercare particolari alternative, ma stranamente i possessori di iPhone ed iPad si sono rivelati i più attivi nel download dei sostituti di Safari.

Per quanto riguarda il sistema operativo Google, il 91,26% degli utenti utilizza il browser nativo di Android, mentre il rimanente 9% circa è suddiviso tra Opera (5,83%), Chrome (2,34%) e Firefox (0,56%). Su iOS il browser preferito è Safari (85,03%), seguito da Chrome (3,07%) e da altri browser (Dolphin, Atomic, Mercury, ecc) con una percentuale complessiva dell’11,90%. Risulta chiaro che gli utenti Android sono più fedeli al browser di casa.

Browser share Android e iOS

Percentuali di diffusione dei browser su iOS e Android

A fine giugno Google ha rilasciato Chrome per iOS, mentre a fine agosto Mozilla ha distribuito una nuova versione di Firefox per Android. Nonostante i giudizi positivi ricevuti dalla critica, sembra che gli utenti siano soddisfatti delle prestazioni dei browser predefiniti e dunque non sentono la vera necessità di un’alternativa.

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