Mappe iOS 6: amate in Cina, Steve Wozniak minimizza

La Cina elogia le Mappe di iOS 6, perché più precise rispetto a quelle di Google. Steve Wozniak minimizza i disservizi.
La Cina elogia le Mappe di iOS 6, perché più precise rispetto a quelle di Google. Steve Wozniak minimizza i disservizi.

Le Mappe di iOS 6 continuano a generare malumori fra l’utenza: poco precise, scarsamente dettagliate, non minimamente paragonabili all’antenato di Google Maps. Ma quel che all’occidente non piace, è particolarmente gradito in Cina: pare che la Repubblica Rossa vada pazza per la novità del nuovo sistema operativo.

La motivazione è fin troppo semplice e facilmente intuibile: le Mappe di iOS 6 risultano in oriente molto più dettagliate di quanto non lo fossero quelle di Mountain View. E tutto questo nonostante le limitazioni pesanti che le leggi cinesi impongono a questo tipo di servizi e a Internet in generale.

Ad esempio, la navigazione turn-by-turn è abilitata solamente in modalità testuale perché, per qualche motivo non ben noto, la legge impedisce che sia la vocina di Siri a guidare gli spostamenti. Inoltre, le immagini dal satellite vedono l’oscuramento delle altre nazioni, cosa che non avveniva invece in Google Maps. Eppure ai cittadini piacciono, perché molto più precise di quel che il colosso della ricerca ha proposto in questi anni. E pensare come il resto del mondo la pensi esattamente al contrario.

Nel frattempo, anche Steve Wozniak si è interessato alla querelle delle Mappe di iOS 6. E stranamente non si è rivelato ipercritico, ma ha addirittura minimizzato le varie proteste in Rete. Secondo il fondatore di Apple, infatti, la cartografia di C3 Technologies sarebbe carente in termini di navigazione, molto scarsa rispetto ai competitor Android. Ma come normali mappe, non trova che gli errori siano così severi, non almeno come gli utenti li hanno manifestati in Rete. Certo, la modalità 3D a volte può distorcere il rendering del manto stradale così come alcuni punti d’interesse potrebbero risultare fuorvianti, ma si tratterebbe più di piccole questioni locali che ineriscono alla vita del singolo che al servizio nel suo complesso. Chissà che ne pensano gli utenti italiani, quelli che si trovano di fronte al nulla approssimativo varcati i confini di Milano e Roma sul servizio targato Mela.

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