Search.xxx, il motore di ricerca per il porno

ICM Registry ha lanciato oggi un motore di ricerca dedicato ai siti porno con dominio di primo livello .xxx.
ICM Registry ha lanciato oggi un motore di ricerca dedicato ai siti porno con dominio di primo livello .xxx.

ICM Registry, l’azienda che gestisce i domini di primo livello dedicati ai siti per adulti .xxx, ha annunciato il lancio di un motore di ricerca specializzato, denominato Search.xxx, con il quale i fan della pornografia potranno ottenere risultati migliori di quelli forniti da Google e quindi portare più traffico verso i siti web .xxx, scartando tutti quei contenuti a luci rosse pubblicati al di fuori delle regole “etiche” e di sicurezza previste invece dal nuovo dominio.

Il motore di ricerca indicizza circa 21 milioni di pagine ed effettua una scansione giornaliera di ogni sito web alla ricerca di virus e malware utilizzando i prodotti di McAfee. Il servizio è stato sviluppato come una valida alternativa a Google. Come è noto, infatti, gli algoritmi del motore di ricerca di Mountain View sono stati recentemente aggiornati per assegnare un punteggio basso ai siti porno. La prima SERP mostra quasi sempre pagine o articoli che includono il termine cercato, mentre i siti a luci rosse vengono nascosti nelle pagine successive. Ovviamente l’industria del porno non ha apprezzato particolarmente la strategia scelta da Google.

Stuart Lawley, CEO di ICM Registry, ha dichiarato che Search.xxx proteggerà anche la privacy degli utenti:

Alcuni browser, tra cui Google Chrome e Safari, integrano la ricerca nella barra degli indirizzi ed effettuano l’auto completamento dei risultati in base alla cronologia di navigazione. Questo potrebbe essere un problema per i fan del porno quando qualcuno sta guardando dietro le loro spalle.

Per chiarire meglio il concetto, Lawley prende ad esempio una famiglia che cerca un luogo di villeggiatura:

Potresti aver cercato transessuali nani brasiliani e ora sei seduto a casa con tuo figlio e tua moglie, dicendo “Andiamo in vacanza in Brasile”. A questo punto, il browser suggerisce i transessuali nani brasiliani dalla cronologia di Google.

Search.xxx garantirà inoltre un’esperienza di ricerca veloce e pulita: non saranno visualizzati banner pubblicitari, pop-up con chat, pop-under con webcam o video multipli in esecuzione. L’utente vedrà solo un elenco di link su cui cliccare e i vari generi sessuali. Attualmente sono registrati circa 240.000 TLD (Top Level Domain). Per combattere la pirateria, ICM lancerà prossimamente un servizio di micropagamenti che permetterà di acquistare un video con meno di 2 dollari. A quel punto l’industria che il registro intende mettere in piedi attorno al mondo della pornografia online avrà compiuto un passo decisivo nella direzione auspicata fin dal principio.

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