Nokia costruirà il proprio futuro sulle mappe

Nokia sta per siglare con Oracle l'ennesimo accordo per la distribuzione di servizi mappali: il gruppo sa ora su cosa costruire il proprio futuro.
Nokia sta per siglare con Oracle l'ennesimo accordo per la distribuzione di servizi mappali: il gruppo sa ora su cosa costruire il proprio futuro.

All’interno di una azienda che sta vivendo una tempesta senza precedenti, anche una sola certezza può rappresentare una speranza, un porto franco ove cullare i progetti per il futuro. In casa Nokia il punto solido è quello delle mappe, un elemento su cui l’azienda scommette ormai da anni e su cui è partita in chiaro anticipo rispetto a tutta la diretta concorrenza.

Fin dall’acquisizione di Navteq (correva l’anno 2007), infatti, è stata chiara la convinzione del gruppo: non solo le mappe possono portare lo smartphone a diventare un telefono cellulare, ma possono rappresentare anche la base della geolocalizzazione su qualsivoglia servizio online o applicazione. Così è stato ed oggi, nel momento in cui Tim Cook si trova costretto a chiedere venia all’utenza per la scarsa affidabilità della cartografia presente su iOS 6, la qualità dell’offerta Nokia trova una vetrina tutta per sé in cui far bella presenza.

Un nuovo accordo, nel frattempo, sta per essere siglato: Oracle, le cui trattative non avrebbero di certo potuto avvenire con Google in virtù delle note frizioni legali tra le parti, starebbe per firmare un accordo con Nokia per far proprio il servizio mappale del gruppo europeo. L’accordo potrebbe essere annunciato fin dalle prossime ore, in occasione dell’inizio dell’OracleWorld di San Francisco. Così facendo Nokia conquisterebbe un altro mercato dopo aver già stretto accordi similari con Microsoft, Amazon, Groupon ed altri gruppi.

La firma con Oracle ha peraltro una importanza peculiare poiché va a proiettare le mappe Nokia in ambito business, ove il gruppo già sta tentando di dire la propria facendo leva sull’arrivo di Windows Phone 8 e di tutto ciò che può significare la partnership con Microsoft in tal senso.

Ai tempi l’acquisizione di Navteq costò a Nokia 8,1 miliardi di dollari e scatenò una tempesta nel settore poiché attorno a nomi quali Garmin o TomTom si concentrarono le attenzioni dei gruppi desiderosi di entrare nel comparto, ma generando in ciò una confusione che ha consentito a Nokia di rimanere avanti a tutti negli anni. Oggi Nokia si presenta come uno dei più grandi gruppi al mondo in termini di offerta mappale e tale vantaggio competitivo potrebbe rivelarsi oltremodo importante nel momento in cui tale offerta va portata su mercati paralleli. Quello degli smartphone, ad esempio, ove il Nokia Lumia 920 rappresenta la prossima tappa e dove le mappe del gruppo rappresentano uno dei valori aggiunti da far brillare nel tentativo di sfida nei confronti dell’iPhone 5.

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