Twitter blocca l'account neonazista Besseres Hannover

Twitter blocca l'accesso all'account del gruppo neonazista Besseres Hannover, su richiesta formale da parte della polizia tedesca.
Twitter blocca l'accesso all'account del gruppo neonazista Besseres Hannover, su richiesta formale da parte della polizia tedesca.

Nel gennaio scorso Twitter ha annunciato una nuova policy relativa alle modalità di rimozione dei contenuti dalla piattaforma, che consente ai vertici del social network di censurare o eliminare post o altro materiale condiviso su richiesta delle autorità giudiziarie, anche in modo selettivo nei singoli paesi. Oggi si ha notizia del primo caso in cui il portale di microblogging ha applicato i suoi nuovi poteri, bloccando l’accesso all’account @hannoverticker per gli utenti tedeschi.

Si tratta del profilo utilizzato dal movimento neonazista Besseres Hannover, già noto per alcuni episodi di violenza nei confronti di immigrati e per aver propagandato l’odio razziale, sia in Rete che con campagne di volantinaggio. A chiedere il blocco (parlare di censura in questo caso sembra fuori luogo) è stato il dipartimento di polizia della città, capitale della Bassa Sassonia.

Abbiamo reso nota la possibilità di oscurare alcuni contenuti nel mese di gennaio. Ora la stiamo applicando per la prima volta all’account di un gruppo ritenuto illegale in Germania.

È questo il messaggio comparso poche ore fa sul profilo di Alex Macgillivray, consigliere generale del social network. La decisione può infatti essere condivisa, vista la natura dei contenuti in questione e la richiesta formale pervenuta dalle autorità, ma questo sembra non basta per evitare a Twitter accuse di violare la libertà d’espressione.

Torna alla mente anche il caso che di recente ha visto protagonista Guy Adams, giornalista del quotidiano britannico The Indipendent. Il suo account era stato oscurato dopo la pubblicazione di pesanti critiche nei confronti del network NBC sulla copertura televisiva delle Olimpiadi di Londra. Una vicenda che fece discutere, tanto da portare Twitter a revocare in tutta fretta il blocco e presentare scuse ufficiali al diretto interessato.

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