Mozilla, quanto pesa il Choice Screen

Mozilla ha quantificato in 6-9 milioni i download mancati di Firefox a causa del mancato Choice Screen su windows 7 SP1.
Mozilla ha quantificato in 6-9 milioni i download mancati di Firefox a causa del mancato Choice Screen su windows 7 SP1.

La Commissione Europea ha già notificato a Microsoft le indagini in corso in relazione alle mancanze certificate in seno al Choice Screen. Microsoft, da parte sua, ha già ammesso l’errore e si è posta con fare collaborativo nei confronti delle autorità europee. Il tutto è relativo al Service Pack 1 di Windows 7, nel quale il Choice Screen imposto dalle autorità continentali è scomparso tornando a ripristinare per alcuni mesi la situazione di colpa ravvisata anzitempo nel sistema operativo di Redmond. Quel che è difficile capire oggi è la misura in cui tale errore possa pesare sul giudizio della Commissione Europea: quale sia il danno reale, quali siano le cifre attorno a cui andare a comporre la sanzione.

Mozilla ha voluto portare avanti i propri argomenti “misurando” il danno subito nei mesi in cui il Choice Screen è scomparso dal sistema di Redmond. La firma è quella del responsabile Harvey Anderson il quale, con tanto di grafici a supporto, ha confrontato le varie fasi in termini di download per arrivare ad una stima approssimativa del danno procurato. Il risultato indica per Mozilla un quantitativo pari a circa 6-9 milioni di download mancati, quantificazione approssimativa da cui ora Commissione Europea e Microsoft potranno trarre le rispettive deduzioni.

Download perduti da Mozilla in mancanza del Choice Screen

Download perduti da Mozilla in mancanza del Choice Screen

Non è chiaro come la situazione possa ora evolvere poiché, oltre alla vertenza in corso con la Commissione Europea, potrebbe potenzialmente aprirsi un fronte diretto anche tra Mozilla e Microsoft. La fondazione, infatti, ha subito di fatto un danno per il mancato Choice Screen e potrebbe tentare di rivalersi in tribunale per quanto accaduto. Con ogni probabilità la prima parola spetterà però alle autorità europee, le quali dovranno trovare un punto di equilibrio nella nuova sanzione dopo aver anzitutto certificato in che porzione il problema sia stato dettato da un errore o da una situazione dolosa.

Guerra dei browser - Dati dal 2009 al 2012

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La collaborazione del team di Redmond garantisce tempi relativamente rapidi: Microsoft potrebbe cercare una soluzione amichevole, evitando un nuovo braccio di ferro che potrebbe rivelarsi estremamente pericoloso.

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