Audi su Facebook, Fiat su Twitter

Così i brand auto investono sui social network: Audi e Alfa Romeo primi su Facebook, Fiat spopola invece su Twitter.
Così i brand auto investono sui social network: Audi e Alfa Romeo primi su Facebook, Fiat spopola invece su Twitter.

I grandi marchi automobilistici sono anche forti social brand: le loro menzioni, ricorrenti sul Web, e il livello piuttosto avanzato di marketing virale applicato all’automobile – stimolato dalla forte crisi che costringe a ricorrere a nuovi metodi per rincorrere il cliente – fanno delle quattro ruote, così novecentesche, un mezzo sorprendentemente social da anni duemila. Per questo nei giorni scorsi a Milano, nel corso dell’evento Internet Motors, Blogmeter ha presentato la sua analisi basata su una ricerca quanti-qualitativa delle conversazioni in Rete. Ne è uscita una ottima posizione della FIAT, prima assoluta sul Twitter, mentre Audi e Alfa Romeo primeggiano su Facebook.

Per numero di follower, menzioni e total impression generate, la casa torinese – che pure naviga in cattive acque  in termini finanziari – sembra non avere rivali: delle oltre 815.000 conversazioni online analizzate complessivamente sull’insieme delle 1089 fonti, il 21,2% ha avuto come oggetto il brand Fiat, seguito da Bmw (14%), Mercedes (8,9%), Volkswagen (8,7%), Audi (7,9%) e Alfa Romeo (7,6%). I social network, da soli, rappresentano il 41% del totale delle fonti analizzate, anche se c’è ancora parecchia strada da fare, se si considera che 4 marchi su 32 non hanno ancora una pagina Facebook e ben la metà delle case automobilistiche non è presente su Twitter.

I trend, naturalmente, si possono notare come picchi nei grafici che corrispondono a momenti di presentazione ufficiale di alcuni modelli, ma anche a casi mediatici eccezionali, come l’uscita dell’a.d. Sergio Marchionne su Firenze, con relativa risposta piccata del sindaco Matteo Renzi, o la questione licenziamenti e chiusura di due dei quattro stabilimenti sul suolo italiano. Gli argomenti principali sono comunque molto più banali: prezzo, design e dimensioni delle vetture rappresentano, da soli, il 67% dell’interesse degli utenti.

Se su Twitter lo strapotere della FIAT è totale, superando di più di quattro volte i diretti inseguitori (22.044 followers) su Facebook è una sfida a due: i brand che contano più fan sono Audi e Alfa Romeo, con rispettivamente 412.272 e 407.810 persone che seguono la pagina. Sotto i 400.000 fan, Bmw e Fiat e al quinto posto un marchio di nicchia come Abarth, con quasi 330.000 fan, davanti a Citroën, Volkswagen e Ford, tutti sopra quota 200.000. I brand che contano più fan, considerando la somma di like, condivisioni, commenti e post spontanei in bacheca, sono sempre Audi e Alfa Romeo, ma è quest’ultima a fare meglio invertendo il risultato con la casa tedesca.

Negli Usa qualcuno ha coniato una definizione estremamente efficace dei due social: «Twitter is a simple service for smart people, Facebook is a smart service for simple people», sottolineando le potenzialità più ampie, in linea teorica, di Facebook, ma la qualità superiore della frequentazione del microblogging. Che sia così o meno, è difficile stabilire la vera natura della presenza così robusta del gruppo italiano su Twitter, ma è probabile che l’ironia verso le lacune della casa automobilistica e la forte connotazione mediatica, di qua e di là dell’Atlantico, del suo amministratore delegato – finito per due volte sulla copertina del Time – abbiano contribuito molto rispetto alla sola questione dei modelli di auto. Tanto che nella mappa del social engagement, che considera la quantità di impression ma anche la qualità, Alfa e Audi sono considerati i veri social brand leader del mercato.

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