Privacy Facebook, niente diritto di voto per gli utenti

Su Facebook gli utenti non potranno votare più per decidere l'approvazione o meno di eventuali modifiche alla privacy.
Su Facebook gli utenti non potranno votare più per decidere l'approvazione o meno di eventuali modifiche alla privacy.

Facebook ha deciso di eliminare agli utenti il diritto di voto per quanto riguarda l’approvazione di eventuali modifiche alle regole sulla privacy. «Stiamo proponendo di mettere fine al processo di voto e di sostituirlo con un sistema che ci consenta di coinvolgere maggiormente gli utenti e di ottenere commenti più pertinenti»: è il commento di Elliot Scharge, vice presidente Communications, Public Policy and Marketing, il quale ha spiegato tale decisione in un post ufficiale pubblicato sul social network di Mark Zuckerberg.

Tale cambiamento non arriva a sorpresa dato che, come precisa Facebook sul post stesso, già a giugno l’azienda aveva comunicato che avrebbe rivisto questo meccanismo «alla luce della crescita della comunità» (che è arrivata a quota un miliardo di iscritti) e «dell’azienda che è ora quotata in Borsa e deve rispondere a vari enti regolatori in tutto il mondo».

Spiega Scharge che «il riscontro è importantissimo per noi. Abbiamo tuttavia notato che il meccanismo di voto ha portato a incentivare la quantità piuttosto che la qualità dei commenti». Insomma c’erano troppi commenti non costruttivi, probabilmente proprio a causa dell’ingente numero di iscritti al social network, e di conseguenza il team di Menlo Park ha deciso di rimuovere tale possibilità. Il sistema di raccolta dei voti degli utenti attraverso una consultazione era stato introdotto nel 2009 e prevedeva che, nel caso in cui pervenissero più di settemila commenti e nel caso in cui almeno il 30% degli iscritti partecipasse al voto, si poteva bocciare una precisa proposta di modifica sulla privacy.

Sospeso il sistema di voto, Facebook coinvolgerà i propri utenti attraverso Ask the Chief Privacy Officer, dove gli stessi potranno interrogare quotidianamente il CPO Erin Egan e porgli delle domande in materia di privacy. Egan terrà inoltre una serie di webcast per spiegare eventuali modifiche attuate al social network e per rispondere in tempo reale a qualsiasi dubbio posto dagli iscritti per quanto riguarda la tutela delle informazioni personali.

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