PNI 2012: in finale 64 startup

A Bari una Champions League delle idee. La decima edizione del Premio Nazionale dell'Innovazione, con esperti, storie e premi in denaro e servizi.
A Bari una Champions League delle idee. La decima edizione del Premio Nazionale dell'Innovazione, con esperti, storie e premi in denaro e servizi.

Imprese ad alto contenuto innovativo, divise in categorie, che si affrontano in una disputa finale dopo le selezioni regionali: in palio la nomina di migliore startup e premi in denaro. Anche quest’anno si è svolta la PNI, edizione 2012 a Bari: una due giorni all’insegna del futuro, tra spazi espositivi, dibattiti, speech di case history e relatori prestigiosi. Ma al centro ci sono le 64 startup che aspirano a vincere.

Dopo la giornata di inaugurazione, ieri in piazza Ferrarese, oggi PNI entra nella competizione al Teatro Petruzzelli, con Riccardo Luna come moderatore e una giornata di molte parole e storie utili per cercare di capire dove stanno andando le startup italiane.

Otto i relatori che hanno partecipato al talk show Star Tag: le parole chiave dell’innovazione questa mattina: Salvatore Rossi, vicedirettore generale Banca d’Italia; Alessandro Sannino, ricercatore e inventore di ben 14 brevetti; Alessandro Laterza, imprenditore e vicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno; Francesca Cavallo, co-fondatrice Timbuktù, un magazine per iPad dedicato ai bambini, vincitore del titolo di miglior StartUp italiana del 2012, del Best Design Award alla Launch Conference e di Working Capital; Alessandro Giari, Presidente di Polab S.r.l. e di APSTI (Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani); Annalisa Gramigna, consulente presso Cittalia – Fondazione ANCI Ricerche; Arcangelo Licinio, filosofo fondatore di nuove librerie e case editrici indipendenti; Riccardo Varaldo, vicepresidente Fondazione Ricerca e Imprenditorialità.

PNI Bari

Francesca Cavallo parla di Timbuktù, un magazine per iPad: tra le migliori app. dell’anno.

Dopo l’intervento dei relatori, viene il momento dei finalisti: a contendersi il titolo di miglior business idea dell’anno sono 17 progetti per la categoria Life Science, 15 per quella ICT- Social Innovation, 14 per Agro-Food e 18 per la categoria Industrial.
Scorrendo l’elenco si trova davvero tutto lo scibile di quanto possono fare oggi piccole e medie società di alto contenuto tecnologico per i cittadini e per le infrastrutture: c’è chi realizza software di autoapprendimento da utilizzare nella diagnostica medica, chi pensa alla domotica per il risparmio energetico o cerca di prevedere problemi idrogeologici di un territorio, chi progetta filtri biologici e mini turbine per l’energia domestica da fonti insospettabili. Nel settore industriale, ci sono startup che hanno ideato robot per il manifatturiero oppure cambiano completamente il materiale di cui sono fatti oggetti di uso quotidiano, come il sapone o i punti luce di un’abitazione.

Main sponsor del PNI è Telecom Italia, che mette a disposizione i premi in denaro destinati ai vincitori. Il primo classificato di ciascuna delle quattro categorie di concorso riceverà infatti un premio pari a 25.000 euro e tra i quattro vincitori di categoria verrà scelto il vincitore assoluto del PNI 2012.
Sono previsti inoltre tre premi speciali (in denaro e servizi) assegnati da soggetti che partecipano ai lavori della giuria, un premio in denaro (per un importo di 5.000 euro) assegnato dalla Fondazione Ricerca e Imprenditorialità, un premio in servizi attribuito dal Consolato Generale britannico di Milano e dall’UK Trade&Investment e un ulteriore premio speciale assegnato da Intel.

Nel pomeriggio, dopo i pitch delle startup, la premiazione finale che decreterà i migliori.

Update (30 novembre, 18.40)

Alle 18 Riccardo Luna ha consegnato i premi. Ecco le startup vincitrici:

PHI DRIVE, una startup torinese, si guadagna i 5000 euro da Intel e il primo premio nel settore Industrial. Questa società si occupa di produzione di motori rotativi e lineari per soddisfare il bisogno di posizionamenti lenti e precisi uniti ad una esigenza di compattezza e personalizzazione da utilizzare nei settori dell’ottica, macchine utensili, biomedica e strumenti di misura.

STEM SEL, dall’Emilia Romagna, vince invece il premio di Trade&Investment, grazie al progetto per lo sviluppo, ingegnerizzazione, produzione e commercializzazione di “Celector”, una strumentazione per elezione di cellule staminali da tessuti “di scarto” per applicazioni in medicina rigenerativa.

La startup campana NARRANDO (Nano caRbon RAdiatioN Dosimeter) vince nella categoria Life Sciences: Sviluppo di dosimetri nano strutturati di elevate prestazioni e a costi contenuti, per misurare radiazioni ionizzanti in radioterapia e radiologia.

Per la categoria ITC e social innovation, il primo premio va a MANGATAR. Social game nel mondo del fumetto giapponese, il manga: si tratta di un gioco di carte in cui gli utenti possono creare i propri personaggi e sfidare altri giocatori da tutto il mondo.

Nella sezione Agro Food, vince MICROTURBINA. Il progetto prevede di sostituire le batterie o le ricarica in un luogo remoto, introducendo una tecnologia innovativa nel disegno e a basso impatto ambientale. La microturbina sfrutta la pressione di un fluido disponibile localmente (per esempio in un gasdotto) e la trasforma in energia elettrica utile all’alimentazione di sensori distribuiti, migliorando pertanto l’affidabilità dell’impianto e riducendone i costi di manutenzione.

Vincitrice assoluta del PNI 2012 è stata nominata: Mangatar.

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