Larry Page parla di Google, Android e molto altro

Il numero uno di Google rilascia un'intervista in cui si parla di Android, dell'acquisizione di Motorola, del progetto self-driving car e molto altro.
Il numero uno di Google rilascia un'intervista in cui si parla di Android, dell'acquisizione di Motorola, del progetto self-driving car e molto altro.

Fortune ha pubblicato una lunga intervista a Larry Page, CEO di Google, in cui si parla del ruolo dell’azienda nel panorama tecnologico, del rapporto con la concorrenza, di Android e dei progetti in cantiere per il futuro. La prima questione affrontata è quella relativa alle motivazioni che hanno portato all’acquisizione di Motorola Mobility e del perché il team dell’Illinois non sia ancora stato impiegato per la realizzazione di un dispositivo Nexus.

La ragione, secondo Page, è molto semplice: bigG e Motorola non hanno ancora avuto tempo a sufficienza da passare fianco a fianco e dedicare alla produzione di uno smartphone o tablet a marchio Google. Una mezza conferma dell’ipotesi formulata ieri, dunque, seconda la quale presto i due team potrebbero collaborare per portare sul mercato un nuovo device della linea Nexus.

Il numero uno di Mountain View ha poi accennato alla tanto chiacchierata self-driving car, il prototipo di automobile in grado di guidare in modo del tutto autonomo grazie a un complesso sistema di sensori e comandi capaci di analizzare in tempo reale ciò che accade intorno alla vettura. Gli ingegneri al lavoro su questo progetto si sono concentrati soprattutto sul problema del parcheggio: sistemare correttamente l’auto non è da tutti e i sistemi automatizzati si sono dimostrati di gran lunga più efficienti rispetto all’uomo in questo compito. Sarà dunque questo uno dei punti di forza della cosiddetta Google Car.

L’intervista prosegue poi con Larry Page che dice la sua in merito alle ricerche online, confermando l’intenzione di migliorare ulteriormente un servizio in continua evoluzione: in futuro i motori di ricerca dovranno essere in grado di fornire agli utenti le informazioni desiderate ancor prima che questi possano digitare del testo. Un approccio già sperimentato con la funzionalità Instant e reso ancor più efficace dall’assistente Google Now visto di recente sulla release Jelly Bean della piattaforma mobile.

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A proposito di Android, infine, il CEO non nasconde la soddisfazione per l’importante quota di market share guadagnata negli ultimi anni, prospettando l’arrivo di nuove feature legate soprattutto alla geolocalizzazione, che nel prossimo periodo diventeranno di fondamentale importanza per il business legato a smartphone e tablet. Con un velato accenno alla concorrenza (senza mai nominare direttamente Apple), Page critica e fa autocritica sull’approccio adottato dai big del settore tecnologico, che hanno in parte scordato di come la grande Rete sia nata come strumento utile per favorire la collaborazione e mettere in contatto gli utenti, mentre chi la sfrutta per il proprio business trascura troppo spesso questo aspetto di fondamentale importanza.

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