Apple, pace sugli ebook con la Commissione Europea

La Commissione Europea ha accettato la proposta Apple per la rettifica del modello agency che l'UE ha interpretato come un cartello nel mondo degli ebook.
La Commissione Europea ha accettato la proposta Apple per la rettifica del modello agency che l'UE ha interpretato come un cartello nel mondo degli ebook.

La Commissione Europea ha accettato la proposta avanzata da Apple e dagli editori in partnership sul progetto di distribuzione di ebook tramite lo store online di Cupertino. L’Europa accetta insomma di mettere una pietra sul problema sollevato nei mesi scorsi ed accoglie le proposte di ricucitura provenienti dai gruppi coinvolti. Joaquín Almunia, a capo dell’antitrust europea, ha espresso il concetto con estrema chiarezza: «mentre ogni singolo editore ed ogni distributore di ebook è libero di scegliere il tipo di relazione di business preferita, ogni forma di collusione che restringa o elimini la competizione è semplicemente inaccettabile».

“Inaccettabile”. Accettabile, invece, è la proposta riparatoria: «I proposito di Apple e dei quattro editori ripristineranno le normali condizioni di competitività in questo nuovo mercato in rapida evoluzione, a beneficio degli acquirenti e dei lettori di ebook». Apple, nella fattispecie, avrebbe concordato un particolare modello di “agency” con le note Simon & Schuster (CBS Corp., USA), Harper Collins (News Corp., USA), Hachette Livre (Lagardère Publishing, Francia) e Verlagsgruppe Georg von Holtzbrinck (Macmillan, Germania). Sulla base di questo accordo, prezzi ed esclusive erano concordate all’interno di quello che la Commissione Europea ha interpretato come un vero e proprio cartello, da fermare e da correggere.

Sulla base di quanto concordato con la commissione, Apple accetta di terminare seduta stante le relazioni intessute con gli editori: il modello fin qui intrapreso dovrà andare immediatamente a morire, mentre per i prossimi anni gli editori potranno impegnarsi con maggior libertà rinvigorendo la competizione. La Commissione Europea si è dunque assicurata che tempi e modalità dello “switch-off” fossero chiari, sebbene dall’accordo sia al momento fuori la Penguin: l’editore sta percorrendo una strada propria, ma sarebbe comunque in trattativa con le autorità UE per giungere costruttivamente ad una conclusione positiva della questione.

Il cartello è sciolto. Le partnership rimangono, ma sarà sterilizzata la propensione dell’accordo alla chiusura sul mercato. Amazon festeggia: il gruppo è stato il primo oppositore al modello Apple e la battaglia ha visto andare in cassa una immediata vittoria.

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