iPhone: arrivano le telefonate intelligenti

Apple brevetta un sistema di telefonate intelligenti per iPhone 5: un metodo automatizzato per chiamate in attesa e numeri occupati, gestito da Siri.
Apple brevetta un sistema di telefonate intelligenti per iPhone 5: un metodo automatizzato per chiamate in attesa e numeri occupati, gestito da Siri.

iPhone presto sarà dotato della capacità di fare telefonate intelligenti. No, nessun sistema elettronico aiuterà l’incauto utente a effettuare chiamate dai significati più pregni, semplicemente si tratta di un sistema per la gestione automatizzata di telefonate in attesa, di SMS non letti e di molte altre comode funzioni. E chissà che la loro apparizione non avvenga già con iOS 7.

Intitolato “Dynamic context-based auto-response generation” e registrato all’US Patent and Trademark Office, il brevetto espone un sistema per mandare in attesa automatica le chiamate quando l’utente non è disponibile. Ad esempio, l’utilizzatore può definire un gruppo di applicazioni – o di schermate specifiche – indicanti la non disponibilità a rispondere quando attive, a questo punto sarà lo stesso iPhone a inoltrare un messaggio preregistrato al chiamante.

L’esempio tipico è quello di una riunione di business. L’utente definisce l’applicazione Keynote, utilizzata per le presentazioni, in modalità “do not disturb”. Così facendo, le chiamate ricevute durante la riunione non provocheranno né lo squillo né la vibrazione del terminale, ma il chiamante verrà informato dell’impossibilità a rispondere da una voce robotica, probabilmente Siri.

Nel brevetto vi sono, poi, altre ovvie varianti. La prima è quella classica dell’inoltro di un SMS di scuse, funzione già in parte implementata in iOS 6. In aggiunta a questa, vi è l’introduzione di una tecnica d’attesa per le chiamate contemporanee. Qualora l’utente fosse già impegnato in un’altra conversazione telefonica, anziché del segnale libero al chiamante verrà recapitato un messaggio vocale informativo, in cui lo si invita ad attendere o a riprovare più tardi. Anche in questo caso, la procedura è totalmente automatizzata: il proprietario del melafonino non dovrà far nulla, sarà iPhone stesso – sfruttando anche i suoi sensori, come quello di prossimità – a gestire il tutto.

Non è però tutto qui: tra le tante funzioni, anche una feature particolarmente utile associata a Siri. Pronunciato il messaggio di scuse per l’assenza del ricevente, al chiamante è offerta la possibilità di dettare a voce un breve comunicato, che Siri stessa si preoccuperà di tradurre in un messaggio di testo push sullo schermo del device.

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