Samsung apre ad Apple sui brevetti standard

Samsung annuncia di voler rimodulare le richieste ad Apple in Europa, in particolare quelle relative alla violazione dei brevetti FRAND.
Samsung annuncia di voler rimodulare le richieste ad Apple in Europa, in particolare quelle relative alla violazione dei brevetti FRAND.

Virata parziale di Samsung in Europa: la società ha annunciato l’intenzione di voler rimodulare lo scontro contro Apple nel vecchio continente, in particolare in relazione alle ingiunzioni riguardanti gli standard essenziali per il mondo delle telecomunicazioni mobile.

Le azioni legali in questione – in corso nel Regno Unito, nei Paesi Bassi, in Germania e in Italia – riguardano sistemi irrinunciabili per il normale funzionamento di smartphone e tablet, di cui ora Samsung si dice pronta a una concessione in giusta licenza. Queste le parole di un portavoce dell’azienda:

Samsung rimane impegnata nel concedere in licenza le proprie tecnologie a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie. Crediamo fermamente che sia meglio che le aziende competano lealmente sul mercato, piuttosto che in tribunale. In quest’ottica abbiamo deciso di ritirare le richieste di ingiunzione nei confronti di Apple per i nostri brevetti standard nelle corti europee, nell’interesse di tutelare la scelta dei consumatori.

In realtà, la mossa di Samsung potrebbe non essere stata solo determinata dalla voglia di condividere un calumet della pace con l’acerrimo rivale Apple. Lo scorso anno, infatti, la Commissione Europea ha annunciato l’intenzione di indagare le pratiche del colosso coreano, per comprendere se vi fossero comportamenti illeciti rispetto alle norme FRAND (Fair, Reasonable And Non-Discriminatory). Secondo le normative del vecchio continente, infatti, vi sono delle registrazioni fondamentali per lo sviluppo del mercato che non possono essere negate alla concorrenza e su cui non si possono nemmeno rivendicare royalties troppo elevate. Tali brevetti devono essere concessi obbligatoriamente ai competitor a prezzi vantaggiosi, affinché il detentore della proprietà intellettuale non abusi di una posizione dominante sul mercato. Un esempio su tutti di brevetto FRAND è quello sul 3G, di proprietà di Motorola, concesso a tutti gli altri player di settore. La ragione è ovvia: si tratta di una tecnologia essenziale per il funzionamento di uno smartphone, di cui i competitor non possono di certo fare a meno.

Lo scorso febbraio Apple si era rivolta all’European Telecommunications Standards Istitute (ETSI) affinché Samsung rispettasse le normative FRAND, proprio a seguito delle cause intentate dal colosso orientale. Samsung è comunque ferma nelle proprie posizioni: il gruppo continuerà a portare avanti le proprie cause nelle quali contesta ad Apple l’infrazione di brevetti.

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