Kim Dotcom annuncia il nuovo CEO di Mega

Vikram Kumar sarà il nuovo CEO di Mega: porterà avanti il proprio impegno per un servizio Internet aperto e nel quale la sicurezza sia garantita.
Vikram Kumar sarà il nuovo CEO di Mega: porterà avanti il proprio impegno per un servizio Internet aperto e nel quale la sicurezza sia garantita.

A distanza di pochi giorni dal lancio ufficiale, il servizio Mega di Kim Dotcom è ora nelle mani di un nuovo CEO: Vikram Kumar. Trattasi in realtà del primo vero amministratore delegato, poiché il precedente Tony Lentino ricopriva tale figura a titolo provvisorio in attesa della risposta di Kumar.

Vikram Kumar è un nome estremamente significativo. Il suo passato, infatti, è legato ad agenzie statali della Nuova Zelanda e ad operatori telco, mentre nel recente passato è stato alla guida di InternetNZ. Quest’ultima attività rappresenta il ponte tra il passato ed il futuro di Kumar: InternetNZ è una attività non-profit che nel proprio manifesto promette di «rendere Internet aperta e non catturabile; proteggere e promuovere Internet in Nuova Zelanda». La differenza rispetto al passato è nell’internazionalizzazione dell’attività intrapresa, sfida che ha convinto Kumar ad accettare la proposta di Kim Dotcom poiché può rappresentare un megafono per le istanze di libertà ed apertura che proprio lo stesso Kumar ha inseguito per anni con le proprie attività.

A Tony Lentino (che rimarrà ai vertici del gruppo) è affidato il benvenuto al nuovo CEO, accogliendolo con le necessarie responsabilizzazioni per il delicato ruolo che andrà a ricoprire. Lo stesso Kumar non si tira indietro e, pur ammettendo il fatto che “Mega” sia una attività chiaramente rischiosa, plaude all’esordio di successo (già oltre 2 milioni di iscritti) e si dice lieto di poterne guidare i primi passi sulla scena internazionale.

Quel che Vikram Kumar ha apprezzato in modo particolare nei propri primi colloqui con Kim Dotcom è l’energia sprigionata dall’idea, qualcosa che il nuovo CEO rappresenta con l’immagine del “10x”: «Per esempio, dare alla gente 50GB di cloud storage gratuito fa tornare alla mente quanto fece Google quando lanciò Gmail». Un accostamento impegnativo, insomma, per quella che di fatto è la sua prima dichiarazione da nuova guida di quel che nasce dalle ceneri di Megaupload.

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