Eric Schmidt cede il 42% delle sue azioni Google

Il chairman Eric Schmidt venderà 3,2 milioni di azioni Google: il gruppo di Mountain View smentisce le indiscrezioni relative a un suo possibile abbandono.
Il chairman Eric Schmidt venderà 3,2 milioni di azioni Google: il gruppo di Mountain View smentisce le indiscrezioni relative a un suo possibile abbandono.

Eric Schmidt torna a far parlare di sé, questa volta non per un viaggio intorno al mondo o per la prossima pubblicazione del suo nuovo libro, bensì a causa della scelta di vendere quasi la metà della quota di Google in suo possesso: il 42% per essere precisi, pari a 3,2 milioni di azioni. Una transazione dal valore complessivo di 2,5 miliardi di dollari, come confermato dalla stessa azienda di Mountain View, che nell’occasione smentisce le voci relative a un possibile abbandono di bigG da parte dell’ex CEO.

La cessione è stata concordata con la U.S. Securities and Exchange Commission, l’ente federale americano che vigila sulla borsa valori (l’equivalente della nostrana Consob), e avverrà in modo diluito su un periodo di dodici mesi per ridurre al minimo l’impatto sul mercato. L’attuale chairman continuerà comunque a esercitare la propria influenza sul gruppo californiano, mantenendo anche al termine dell’operazione il 5% dei diritti di voto. Più di lui solo i due fondatori, Sergey Brin con l’8,5% e Larry Page con l’8,7%, quest’ultimo nominato CEO della società nel 2011 proprio al posto di Schmidt. Intanto Google ha chiuso le contrattazioni nella giornata di ieri toccando un nuovo picco massimo, 785,37 dollari, cedendo poi qualcosa nel trading after hour.

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Eric Schmidt è entrato a far parte del gruppo di Mountain View nell’ormai lontano 2001, dopo aver passato quasi vent’anni al servizio di Sun Microsystems. A volerlo a bordo sono stati proprio Brin e Page, che nel giro di pochi mesi gli hanno assegnato il ruolo di amministratore delegato. Di recente è stato protagonista di una trasferta nella Corea del Nord, dove ha potuto vedere in prima persona i problemi legati all’impossibilità per la popolazione di accedere liberamente a Internet. Nel mese di aprile verrà pubblicato il suo nuovo volume “The New Digital Age: Reshaping the Future of People, Nations and Business”, scritto a quattro mani con Jared Cohen, direttore del progetto Google Ideas.

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