Fujifilm pensa alla conversione termoelettrica

Fujifilm ha realizzato una tecnologia in grado di convertire con un buon livello di efficienza il calore in energia elettrica.
Fujifilm ha realizzato una tecnologia in grado di convertire con un buon livello di efficienza il calore in energia elettrica.

Importanti passi in avanti sono stati compiuti negli ultimi mesi nel settore della conversione termoelettrica, ovvero nella produzione di energia elettrica a partire dal calore. Il merito in questo caso è in buona parte di Fujifilm, la quale ha presentato nei giorni scorsi in Giappone un nuovo materiale in grado di migliorare sensibilmente l’efficienza di tale conversione. Una simile tecnologia si rivelerebbe particolarmente utile nel settore mobile, ma non solo.

Quanto sviluppato nei laboratori di Fujifilm è quindi un materiale composto da polimeri organici che, sottoposti ad una differenza di temperatura, sono capaci di erogare una corrente e produrre quindi un potenziale elettrico. Semplicemente toccando con la propria mano un pannello realizzato con tale materiale si può dar quindi luogo alla produzione di energia elettrica, alimentando così un dispositivo elettronico oppure ricaricandone la batteria.

Secondo l’azienda giapponese, lo stato dell’arte in tale settore è rappresentato proprio dal materiale realizzato dai propri ingegneri, in grado di produrre diversi milliwatt di corrente con una differenza di temperatura di 1°C. Trattasi di un risultato particolarmente importante, soprattutto in ottica futura, in quanto indica la strada verso un’elettronica in grado di funzionare grazie al contatto con l’utente. I dispositivi mobili di domani, quindi, potrebbero ricaricarsi tra le mani del possessore, oppure semplicemente stando in tasca.

Ma non solo, perché la possibilità di generare energia dal calore potrebbe rivelarsi utile anche nel campo dell’elettronica da indossare, rivestendo gli abiti con pannelli di polimeri organici per alimentare piccoli sensori, soprattutto qualora essi non dovessero richiedere grosse quantità di energia. Fujifilm, insomma, ha tra le mani una tecnologia potenzialmente in grado di rivoluzionare l’elettronica in ogni suo aspetto e presto potrebbero giungere sul mercato le prime soluzioni basate su di essa.

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