Smartphone per telefonare? No, meglio i vecchi cellulari

I moderni smartphone hanno una sezione radio di qualità inferiore rispetto ai precedenti modelli. I produttori devono spesso distribuire nuovi firmware.
I moderni smartphone hanno una sezione radio di qualità inferiore rispetto ai precedenti modelli. I produttori devono spesso distribuire nuovi firmware.

I moderni smartphone sono computer portatili a tutti gli effetti, in quanto permettono di eseguire diversi compiti per i quali i produttori mettono a disposizione una miriade di funzionalità. I risultati di uno studio effettuato dalla Fondazione Ugo Bordoni, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara, confermano ciò che molti utenti avranno già verificato personalmente: la qualità di ricezione è inferiore a quella dei vecchi cellulari. In pratica, sembra che gli smartphone attuali possano essere usati per tutto, tranne che per telefonare.

I ricercatori della Fondazione hanno eseguito test approfonditi nelle principali città delle venti regioni italiane, utilizzando 10 modelli di smartphone prodotti da Apple, Samsung, Nokia e BlackBerry, in ognuno dei quali è stata inserita una SIM di Vodafone e una SIM di TIM. Nei 35 giorni di test sono state effettuate 150.000 chiamate da rete fissa verso gli smartphone posizionati all’interno di due automobili in circolazione su strade urbane, interurbane e autostrade.

Lo scopo dello studio era verificare la qualità della parte radio, per valutare il blocco delle chiamate (impossibilità di prendere la linea) e la caduta delle chiamate (interruzione del collegamento durante la conversazione). I risultati sono stati deludenti per gli smartphone: il 5,4% ha avuto problemi di ricezione contro il 2,3% dei vecchi cellulari. Secondo Mario Frullone, direttore delle ricerche per la Fondazione Ugo Bordoni, «i produttori investono tanto in software per gli smartphone ma poco nell’ottimizzazione della parte radio».

Simili risultati sono stato ottenuti dal Dipartimento di Sistemi Elettronici dell’Università di Aalborg alla fine del 2012. Misurando la Total Isotropic Sensivity (TIS), un parametro espresso in dBm che misura la sensibilità di ricezione delle antenne integrate negli smartphone, i ricercatori danesi hanno dimostrato che i nuovi modelli possiedono una sezione radio di qualità inferiore rispetto ai modelli precedenti. L’iPhone 4S e il Samsung Galaxy S II, ad esempio, sono migliori dell’iPhone 5 e del Samsung Galaxy S III quando utilizzati su reti GSM 900 e UMTS 900.

La concorrenza nel settore mobile obbliga i produttori a rilasciare nuovi smartphone ad intervalli di tempo ridotti, prima di aver effettuato test approfonditi. Spesso gli utenti devono installare nuovi firmware che migliorano la qualità della ricezione, ma il problema non può essere risolto se dipende dall’hardware. Per telefonare, meglio usare un vecchio cellulare.

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