Google Shopping Express sfiderà Amazon Prime

Spuntano in Rete i primi rumor su Google Shopping Express, servizio in fase di test negli uffici di Mountain View che sfiderà direttamente Amazon Prime.
Spuntano in Rete i primi rumor su Google Shopping Express, servizio in fase di test negli uffici di Mountain View che sfiderà direttamente Amazon Prime.

Stando a una fonte rimasta anonima, ma ritenuta affidabile dalla redazione di TechCrunch, il motore di ricerca è al lavoro su un servizio che entrerà in diretta concorrenza con Amazon Prime. Si chiamerà Google Shopping Express e metterà a disposizione degli utenti spedizioni illimitate degli oggetti acquistati online, con tariffe più convenienti rispetto a quanto offerto oggi dall’e-commerce di Jeff Bezos.

Lanciato nel 2005 negli Stati Uniti, Amazon Prime è oggi disponibile anche in altre parti del mondo, Italia compresa (ad eccezione di alcune province). Ecco come viene descritto il servizio dalla

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FAQ ufficiale.

Amazon Prime è un programma di iscrizione annuale. Come iscritto ad Amazon Prime usufruisci di un numero illimitato di spedizioni con consegna garantita entro due o tre giorni lavorativi su milioni di articoli venduti su Amazon.it. La spedizione “2-3 giorni” è compresa nel costo annuale di iscrizione. Il costo annuale d’iscrizione è di 9,99 EUR.

Google Shopping Express, il nuovo servizio di bigG studiato per competere con Amazon Prime

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Ad occuparsi del progetto dovrebbe essere Tom Fallows, product manager impegnato nell’ambito e-commerce per il gruppo di Mountain View. Le recenti acquisizioni di BufferBox (25 milioni di dollari) e Channel Intelligence (125 milioni) andrebbero a inserirsi perfettamente in un’ottica di questo tipo: la prima realtà gestisce una rete di uffici in cui recarsi per ritirare il proprio pacco, evitando così di vederlo smarrito o altri problemi nella consegna, mentre la seconda è specializzata negli acquisti online.

La piattaforma Google Shopping è stata coinvolta di recente in una polemica riguardante l’indicizzazione dei prodotti, che secondo qualcuno (come Microsoft con la campagna “Don’t get scroogled”) premia chi investe in pubblicità anziché mettere in risalto agli occhi dei navigatori le offerte più convenienti. BigG di certo punta molto sul rafforzare il proprio ruolo di intermediario tra acquirenti e store online. L’ipotesi di un lancio a breve per un’iniziativa come quella relativa a Express sembra dunque tutt’altro che da escludere.

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