Google e il brevetto sul touchscreen posteriore

Google ha chiesto a USPTO la registrazione di un nuovo brevetto, relativo all'integrazione di un touchpad sulla superficie posteriore dei dispositivi.
Google ha chiesto a USPTO la registrazione di un nuovo brevetto, relativo all'integrazione di un touchpad sulla superficie posteriore dei dispositivi.

Su smartphone e tablet del futuro un solo pannello touchscreen potrebbe non essere sufficiente, come dimostra la richiesta inviata da Google all’US Patent & Trademark Office, relativa alla registrazione di un brevetto che consentirà di includere una superficie sensibile al tocco anche sul retro dei dispositivi. Qualcosa di simile a quanto già visto con la console portatile Sony PlayStation Vita, che sulla parte posteriore della scocca presenta un vero e proprio touchpad.

Anche Apple si è interessata in passato a una tecnologia di questo tipo, chiedendo a sua volta l’attribuzione da parte di USPTO di una proprietà intellettuale nel 2006 (prima della commercializzazione di iPhone), richiesta però negata. Per Google l’esito potrebbe essere differente, in quanto il colosso di Mountain View specifica dettagliatamente l’ambito di applicazione, ovvero smartphone e tablet equipaggiati con sistema operativo Android, laptop Chromebook ed eBook reader.

Stando ai dettagli scovati dalla redazione del sito Patent Bolt, questa sorta di pannello posteriore risulterebbe utile principalmente sui device con diagonale dai 5 pollici in su, ovvero i cosiddetti phablet come Samsung Galaxy Note. Alcuni utenti hanno infatti difficoltà a interagire con lo schermo utilizzando una sola mano in presenza di display tanto ampi. Ecco dunque la soluzione: una superficie touch anche sul retro, capace di riconoscere se il contatto con le dita serve esclusivamente a reggere il dispositivo oppure a controllare le applicazioni.

La richiesta di registrazione del brevetto è stata inoltrata da Google nel corso dell’ultimo trimestre 2012, protocollata con il numero 593117, ma solo oggi USPTO ne ha reso note le specifiche. Al momento ipotizzarne l’utilizzo sui prossimi prodotti marchiati Nexus è piuttosto azzardato, ma la strada intrapresa sembra essere proprio questa. BigG ha cercato negli ultimi anni di sperimentare nuovi metodi di interazione fra l’utente e i suoi dispositivi, ad esempio introducendo il supporto ai comandi vocali, oppure sfruttando la fotocamera frontale per il lock screen con la funzione “Sblocco col sorriso”. Il futuro impiego di un pannello touch posteriore non è dunque da escludere.

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