Apple Store: multa in Francia sugli straordinari

Mela multata in Francia per Apple Store: secondo la giustizia, il colosso di Cupertino non può richiedere agli addetti in negozio di lavorare oltre le 21.
Mela multata in Francia per Apple Store: secondo la giustizia, il colosso di Cupertino non può richiedere agli addetti in negozio di lavorare oltre le 21.

Grattacapi legali per Apple oltralpe: il tribunale di Parigi ha infatti vietato a sette Apple Store francesi di far lavorare gli addetti oltre le 21, comminando al gruppo di Cupertino una multa di 10.000 euro. Denaro che potrebbe presto quintuplicare, qualora l’azienda proseguisse con delle tempistiche di lavoro considerate illecite.

La legge francese impone il divieto di impiego di lavoratori dalle 21 alle 6 del mattino seguente, a meno che la loro presenza non sia essenziale per l’attività economica – i turni di notte, in altre parole – o la società non fornisca dei servizi sociali impossibili da sospendere. Gli Apple Store francesi oggetto della controversia legale, tra cui quello alla famosa Opéra, effettivamente chiudono i battenti alle 21, ma i lavoratori sono costretti a rimanere nel negozio per le due ore consecutive tra attività di pulizia e preparazione degli inventari per il giorno seguente. Un gruppo di rappresentanti degli impiegati si è quindi rivolto ai sindacati di categoria, dando così il via a una causa legale.

Sebbene la multa sia solamente rappresentativa – 10.000 euro non sono nulla per la liquidità di Apple, così come gli eventuali 50.000 in caso di violazione reiterata – i giudici han voluto far leva sul concetto di “rispetto della legge”. Non importa quanto Apple sia famosa e nemmeno quanto bene faccia all’economia d’oltralpe: così come tutti gli altri player sul mercato, deve rispettare le leggi della nazione che la ospita.

Nessun commento è arrivato dalle parti di Cupertino, anche perché vi sarà una sentenza d’appello nel corso del prossimo aprile. Al momento pare che l’azienda si sia adeguata alle richieste delle corti nei sette negozi incriminati, ovvero l’Opéra di Parigi, il Parly 2 di Le Chesnay, il Carré Sénart di Lieusaint, il Val d’Europe a Marne-La-Vallee, il Cape Town 3000 a Nizza e l’Atlantis a Saint Herblain.

Il CFTC, uno dei sei sindacati che ha condotto la causa contro Apple, ha commentato con soddisfazione la sentenza, spiegando come sia urgente un riconoscimento delle esigenze dei lavoratori da parte della mela morsicata. Dello stesso avviso Thomas Bordage dell’Union SUD, il quale ha ribadito come Apple debba rispettare la legge garantendo ottime condizioni ai dipendenti.

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