Attacchi informatici, Italia nella Top 10 mondiale

La velocità media in Italia è 4 Mbps, mentre la velocità massima è 19,4 Mbps. Dall'Italia partono l'1,6% degli attacchi verso i siti Web mondiali.
La velocità media in Italia è 4 Mbps, mentre la velocità massima è 19,4 Mbps. Dall'Italia partono l'1,6% degli attacchi verso i siti Web mondiali.

Akamai ha pubblicato il report State of the Internet relativo al quarto trimestre 2012 che raccoglie i dati sulla diffusione delle connessioni a banda larga (fissa e mobile) e sul numero di attacchi informatici rilevati in tutto il mondo. L’Italia occupa gli ultimi posti della classifica per quanto riguarda la velocità delle reti ADSL, ma si posiziona nella Top 10 dei paesi dai quali parte il maggior numero di attacchi verso i siti Web.

Rispetto al terzo trimestre 2012, Akamai ha rilevato un incremento pari al 5% della velocità media delle connessioni mondiali, attestandosi a 5 Mbps, mentre la velocità di picco è aumentata fino a 16,6 Mbps (+4,6%). La Corea del Sud guida la classifica delle connessioni con la più alta velocità media (14 Mbps). Gli utenti di Honk Kong, invece, possono viaggiare ad una velocità massima di 57,5 Mbps. In Europa, i paesi più “veloci” sono la Romania (42,6 Mbps), la Svizzera (34,2 Mbps) e il Belgio (33,4 Mbps). L’Italia occupa tristemente il fondo della graduatoria con 19,4 Mbps. Solo Turchia (19,2 Mbps) e Lussemburgo (18,9 Mbps) fanno peggio.

Le velocità media e massima delle connessioni a banda larga in Europa.

Le velocità media e massima delle connessioni a banda larga in Europa.

Nonostante la bassa qualità delle linee telefoniche, stranamente l’Italia si posiziona al nono posto della classifica dei paesi da cui partono gli attacchi verso i siti Web. Nel terzo trimestre sono stati rilevati 177 sorgenti (indirizzi IP unici) di attacchi, il 41% dei quali proviene dalla Cina. Dall’Italia hanno avuto origine l’1,6% degli attacchi. Il numero di attacchi DDoS (768) è triplicato rispetto al 2011. I principali target degli hacker sono gli utenti che usano servizi commerciali (35%), servizi di intrattenimento (22%) e servizi finanziari (20%). L’obiettivo è ovviamente sottrarre informazioni personali, come password, indirizzi email e dati della carta di credito.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti