PS4: l'origine del tasto Share sul DualShock 4

L'idea di integrare il pulsante Share sul controller DualShock 4, in dotazione a PlayStation 4, è stata di uno sviluppatore dello studio Sony Santa Monica.
L'idea di integrare il pulsante Share sul controller DualShock 4, in dotazione a PlayStation 4, è stata di uno sviluppatore dello studio Sony Santa Monica.

Tra le novità mostrate da Sony a febbraio con l’evento dedicato a PS4 anche il controller DualShock 4, disegnato per offrire il meglio a coloro che sceglieranno la piattaforma next-gen del gruppo giapponese in arrivo entro fine anno. Rispetto ai modelli visti con le console precedenti i cambiamenti non mancano, a partire da un piccolo touchpad posizionato nella parte centrale per arrivare alla barra luminosa che consentirà di tracciare i movimenti con precisione elevata. Tutto questo senza dimenticare il pulsante Share.

Dopo esserci concentrati sulle componenti hardware principali, come processore e GPU, si è deciso di spostare l’attenzione sul design e discutere di cosa avrebbe potuto migliorare l’esperienza dei giocatori su PS4. Così abbiamo creato un gruppo di persone interne a SCEI e provenienti dal network Sony, tutte con diverse mansioni, che si è riunito ogni mese. L’idea di integrare funzionalità per la condivisione sui social network è stata una delle più discusse.

Con un’intervista rilasciata sulle pagine di EDGE, Shuhei Yoshida (presidente di Sony Worldwide Stodios) spiega come è nata l’idea di integrare un tasto dedicato alla condivisione. L’intuizione è attribuita a Nathan Gary, creative director della software house Sony Santa Monica.

Penso sia stato Nathan Gary degli studi Santa Monica a suggerirla. “E se aggiungessimo al controller un pulsante dedicato, così chiunque potrà semplicemente premerlo e condividere?”. In quel periodo Gary era impegnato sullo sviluppo di Journey e The Unfinished Swan.

L’intenzione di offrire una piattaforma con una spiccata propensione social è chiara e il pulsante Share lo dimostra. PlayStation 4 avrà il compito di replicare il successo ottenuto dai suoi predecessori, in un’epoca in cui il cloud gaming e le console basate su sistemi alternativi (ad esempio OUYA) sono pronti a fagocitare una fetta non indifferente del mercato videoludico. Sony ha però pensato anche a questo, con l’acquisizione di Gaikai e un parco titoli pronto a dare battaglia al catalogo di Xbox 720.

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