Google Glass, vietati ai minori di 13 anni

Google sconsiglia l'uso dei Google Glass da parte dei minori: potrebbero rovinare la vista e mettere a rischio l'occhio in caso di rottura.
Google sconsiglia l'uso dei Google Glass da parte dei minori: potrebbero rovinare la vista e mettere a rischio l'occhio in caso di rottura.

Come indicato dalla stessa Google, non tutti potranno liberamente usare i Google Glass o, quantomeno, per parte dell’utenza l’uso stesso sarà sconsigliato. Tra le FAQ del prodotto, infatti, è indicato un vincolo specifico: avere un’età superiore ai 13 anni.

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Il divieto non è legato ai contenuti o ai servizi raggiungibili con gli occhiali del gruppo, ma bensì ad una precisa prescrizione di natura fisica: la visione dei contenuti proiettati dai Google Glass potrebbe infatti essere deleteria per coloro i quali ancora non hanno sviluppato appieno la vista. I Google Glass, insomma, potrebbero arrecare danno a bambini ed adolescenti poiché andrebbero ad influire nel modo in cui l’occhio arriva a maturazione, cosa che avviene solitamente appieno soltanto verso la maggiore età.

Ma non solo. Secondo Google vi sono almeno altri due motivi validi per sconsigliare l’uso dei Google Glass ad un minore di 13 anni: primo, perché potrebbe danneggiarli con qualche movimento scomposto che andrebbe a mettere in pericolo l’oggetto e chi lo indossa; secondo, perché per poterli utilizzare è necessario un Google Account e quest’ultimo può essere aperto soltanto al compimento dei 13 anni di età.

Oltre ai minori, Google sconsiglia l’uso dei Google Glass anche agli adulti durante le attività sportive (l’impatto sulla vista rischia di distrarre l’utente, mettendolo potenzialmente in pericolo), durante la guida (si raccomanda attenzione tanto alla strada quanto alle normative nazionali sull’argomento), durante lavori che possano mettere a rischio l’apparecchio e l’occhio retrostante o durante le immersioni (il contatto con l’acqua sarebbe deleterio).

Insomma, i Google Glass sono un prodotto utile e consigliato per molti, ma non per tutti. Quello che sembra potersi presentare come un device per una vita “always-on”, insomma, potrebbe invece essere messo all’indice in una moltitudine di situazioni, almeno finché struttura ed interfacce non sapranno garantire piena sicurezza all’utilizzatore finale in ogni condizione d’uso.

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