Da Cambridge l'opale polimerico cangiante

Arriva dall'Università di Cambridge un'invenzione che potrebbe rivoluzionare il settore tessile, ma non solo: un polimero ispirato all'opale naturale.
Arriva dall'Università di Cambridge un'invenzione che potrebbe rivoluzionare il settore tessile, ma non solo: un polimero ispirato all'opale naturale.

Un materiale sintetico, resistente e flessibile, in grado di cambiare colore quando sollecitato da una forza di trazione o torsione. È quanto messo a punto da alcuni studiosi dell’Università di Cambridge, in collaborazione con il team tedesco del Fraunhofer Institute for Structural Durability and System Reliability. La scoperta potrebbe in futuro avere applicazione in ambito tessile, ma non solo: possibile anche immaginarne l’impiego per la realizzazione di banconote a prova di contraffazione, al posto dei costosi ologrammi usati oggi.

Alla base di tutto la riproduzione in laboratorio di una struttura polimerica ispirata a quella dell’opale naturale, un minerale amorfo che ha come caratteristica proprio l’opalescenza, ovvero la trasparenza lattiginosa dovuta alla luce che attraversa l’interno della pietra. Quanto ottenuto dai ricercatori ha però una consistenza elastica, che ne consente la deformazione semplicemente tirandone le estremità. Come ben visibile dal filmato in streaming di seguito, questo provoca un cambiamento nella colorazione della superficie, con una gamma cromatica che passa dal giallo al verde, dal blu al rosso, con un’infinità di sfumature intermedie.

È proprio il già citato settore tessile che potrà innanzitutto beneficiare di un’invenzione simile. Secondo quanto rilevato dalla Banca Mondiale, una percentuale compresa tra il 17% e il 20% dell’acqua utilizzata dalle industrie di tutto il pianeta serve per la colorazione dei tessuti, che spesso richiede l’impiego di sostanze tossiche e nocive per l’ambiente. L’adozione dell’opale polimerico in questione eliminerebbe dunque la necessità di ricorrere ai  pigmenti tradizionali, garantendo al tempo stesso la durata nel tempo dell’effetto cangiante e dell’intensità della tinta. Ecco quanto dichiarato dal professor Jeremy Baumberg del Nanophotonics Group presso lo University’s Cavendish Laboratory.

A differenza degli opali naturali, che appaiono di più colorazioni a causa delle sfere di silicio dispose su strati differenti, l’opale polimerico può essere costituito da un solo strato e dunque avere un colore uniforme.

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