OMsignal, la tecnologia da indossare

Una maglietta con sensori in grado di rilevare parametri sullo stato di salute di chi la indossa: è questo il progetto portato avanti dal team OMsignal.
Una maglietta con sensori in grado di rilevare parametri sullo stato di salute di chi la indossa: è questo il progetto portato avanti dal team OMsignal.

Dispositivi sempre più piccoli, versatili e multifunzionali, da portare al polso come gli smartwatch, da mettere in testa nel caso di Google Glass o addirittura indossare sotto gli abiti. È questa l’idea del team OMsignal, che dopo quasi due anni di ricerca ha presentato una maglietta in grado di rilevare i parametri vitali di chi la indossa, con la possibilità di inviarli via wireless.

Questi potranno essere poi elaborati da un software per fornire feedback all’utente stesso o a terzi, ad esempio in merito al proprio livello di stress, su un aumento anomalo del battito cardiaco o sulla respirazione. Un progetto di questo tipo può avere sbocco in campo medico, ma non solo: come mostrato nel filmato in streaming di seguito, la soluzione messa a punto da OMsignal potrà monitorare anche l’attività fisica per fornire dettagli sul quantitativo di calorie bruciate o persino sulla qualità del sonno. Usare il futuro è d’obbligo, se si considera che il tutto sembra ancora essere piuttosto lontano dalla commercializzazione.

La startup ha appena ricevuto un finanziamento pari a un milione di dollari da Real Ventures, Gold Venture Partners e da David Cohen (CEO di TechStars), annunciando che i primi 100 prototipi saranno consegnati agli sviluppatori entro al fine dell’anno, in modo che questi possano dare libero sfogo alla propria creatività per creare applicazioni sulla base delle informazioni inviate dalla maglietta. Un iter che ricorda quello già intrapreso dagli occhiali per la realtà aumentata di bigG, al momento disponibili solo per pochi fortunati nella Explorer Edition.

L’era dello “smart clothing” sembra dunque ormai alle porte. È lecito attendersi prossimamente il debutto di altri progetti basati sullo stesso concept: la tecnologia può accompagnare le persone nella loro quotidianità, in modo non invasivo e talvolta quasi invisibile, proprio come immaginato nei decenni scorsi in alcune pellicole di fantascienza. Niente viaggi interstellari però: oggi si parla di prodotti tangibili, intelligenti e addirittura indossabili.

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