ICANN: quattro nuovi domini, bocciato il .Amazon

L'ICANN ha autorizzato i primi quattro nuovi gTLD, ma ha posto un primo temporaneo veto sulle proposte .amazon e .patagonia.
L'ICANN ha autorizzato i primi quattro nuovi gTLD, ma ha posto un primo temporaneo veto sulle proposte .amazon e .patagonia.

L’ICANN ha acceso il semaforo verde per le prime quattro proposte di apertura di nuovi domini. Come noto, infatti, d’ora innanzi sarà possibile imbattere in domini di ogni tipo, allontanandosi dai tradizionali .com, .it o .info, offrendo ai registrar proponenti la possibilità di gestire in proprio i domini correlati. Tra le prime quattro soluzioni non vi sono però nuove opportunità per il mondo occidentale:

  • .شبكة (“Web” in lingua araba)
  • .游戏 (“Giochi” in lingua cinese)
  • .онлайн (“Online” in lingua russa)
  • .сайт (“Web site” in lingua russa)

L’incontro di Durban, in Sud Africa, dà origine ufficiale ai quattro nuovi gTLD (generic Top Level Domain), ma al tempo stesso stoppa improvvisamente la strada per altre proposte, una delle quali eclatanti. I nomi temporaneamente fermati sono .Amazon e .Patagonia, entrambi relativi ad aziende USA, ma al tempo stesso entrambi oggetto di contestazioni da parte di paesi sudamericani che vendono in questi domini un’offesa al diritto al nome. Se il .Amazon potrebbe infatti anche identificare un’origine amazzonica, il .Patagonia avrebbe omologo significato, il che sembra poter minare la possibilità da parte dell’ICANN di autorizzare il tutto.

Da Durban scaturisce insomma quello che si identifica come un veto temporaneo: all’ICANN viene consigliato di non autorizzare i due domini, il che potrebbe essere per Amazon un contraccolpo significativo se è vero che Google, Microsoft ed altre aziende potrebbero invece veder autorizzate le proprie proposte.

Il board ICANN ha tutta la libertà di invertire la prima opinione formulata, ma al momento non sembrano essercene le basi: a massima tutela delle origini geografiche di riferimento, l’ente sembra voler portare avanti un atteggiamento cautelativo nei confronti di quanti, a fronte di tradizioni secolari sui nomi geografici, intendono difendere il proprio territorio e la propria cultura. Così come in altri casi, ogni considerazione culturale o territoriale potrebbe alla fin fine trovare un compromesso economico con quanti spingono invece per nuovi business: le proposte Amazon in ballo sono comunque anche altre, il che rende la situazione ancora liquida e non definita.

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