DARPA vuole costruire una flotta di droni sub

L'agenzia governativa degli Stati Uniti ha avviato il programma Hydra. L'obiettivo è realizzare una rete di droni cargo da posizionare negli oceani.
L'agenzia governativa degli Stati Uniti ha avviato il programma Hydra. L'obiettivo è realizzare una rete di droni cargo da posizionare negli oceani.

La DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), la nota agenzia governativa degli Stati Uniti incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare, ha iniziato a discutere con i contractor del Dipartimento della Difesa la possibilità di realizzare una flotta di droni da posizionare negli oceani per fornire le attrezzature necessarie al personale della Marina militare che opera lungo le coste all’interno di navi, sommergibili e aerei. Il programma, denominato Hydra, è attualmente nella fase preliminare.

L’obiettivo del programma è sviluppare e dimostrare il funzionamento di una rete di droni che possono immagazzinare e trasportare vari tipi di carichi sott’acqua, incluse le forniture e gli equipaggiamenti necessari per affrontare un eventuale disastro naturale. Questi droni dovrebbero far parte di una piattaforma sottomarina, in cui non è prevista la presenza dell’uomo, quindi tutte le operazioni verrebbero gestite da remoto. Scott Littlefield, program manganer di Hydra, ritiene che una soluzione simile possa ridurre le spese delle missioni, aumentando allo stesso tempo la capacità di intervento della Marina.

Nei documenti relativi al programma si parla anche di «numero crescente di stati senza governo, pirateria e proliferazione di difese sofisticate». L’agenzia vuole quindi esplorare la flessibilità di “droni madre” che possano lanciare nell’aria droni più piccoli da usare in battaglia. In pratica, droni più grandi che lanciano droni senza pilota, proprio come nei film di fantascienza. Per conto della DARPA, la Lockheed Martin dovrebbe realizzare droni, da usare sul terreno e in cielo, per il trasporto di materiali, auto e soldati.

I droni Hydra avranno una forma standard e modulare, e dovranno conservare il carico per settimane o mesi. La prima dimostrazione reale della rete di droni è prevista per il 2018.

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