Calico: come Google migliorerà le nostre vite

Google investe sulla ricerca in campo medico: Calico è il nuovo e ambizioso progetto annunciato dal gruppo di Mountain View e guidato da Arthur Levinson.
Google investe sulla ricerca in campo medico: Calico è il nuovo e ambizioso progetto annunciato dal gruppo di Mountain View e guidato da Arthur Levinson.

Si scrive Calico, si legge per esteso California Life Company. È il nuovo progetto di Google, certamente uno dei più ambiziosi tra quelli messi in campo finora dal gruppo californiano. L’annuncio ufficiale parla di una società focalizzata su salute e benessere, in particolare per quanto riguarda l’invecchiamento e le patologie solitamente associate all’età più avanzata. Il ruolo di CEO è affidato ad Arthur Levinson, nome già ben noto nel panorama tecnologico e non solo.

63enne originario di Seattle, Levinson fa parte del board direttivo Apple e attualmente ricopre l’incarico di presidente in Genentech, azienda fondata nella metà degli anni ’70 specializzata in attività biotecnologiche e nello studio del DNA. Quest’ultimo ambito non è estraneo a chi gravita intorno all’ecosistema Google, come dimostra l’impegno di Anne Wojcicki (moglie di Sergey Brin) che nel 2008 ha contribuito alla creazione di 23andMe, realtà impegnata sull’analisi del codice genetico.

Al momento non è dato a sapere quali siano gli obiettivi concreti di Calico. Come altri progetti di questo tipo, si parte dal considerare i problemi da risolvere nella loro complessità, lasciando che siano poi gli studi e i progressi effettuati in fase di ricerca a spalancare le porte verso possibili soluzioni. Per vedere i primi frutti del lavoro svolto potrebbero essere necessari due decenni, come dichiarato da Larry Page in un’intervista rilasciata al Time.

In alcuni settori, possono essere necessari dieci o vent’anni perché un’idea si possa trasformare in qualcosa di reale. La cura della salute rappresenta certamente una di queste aree. Dovremo concentrarci sulle cose più importanti, così da poterle realizzare entro uno o due decenni.

Il coinvolgimento di Page in prima persona è giustificato anche dal problema che lo affligge ormai da diverso tempo, una sorta di paralisi alle corde vocali che spesso gli ha impedito di rilasciare interviste o presenziare agli eventi organizzati dal motore di ricerca. Consapevole di quanto il progetto possa sembrare ambizioso, è lui stesso a spiegarne la natura, con un post condiviso su G+.

Come abbiamo spiegato nella nostra prima comunicazione agli investitori, c’è un incredibile potenziale che riguarda le tecnologie dedicate a migliorare la vita delle persone. Dunque, non siate sorpresi se investiamo in progetti che possono sembrare strani o puramente speculativi se paragonati al nostro business legato a Internet.

Levinson, presente nel 2011 alla famosa cena tra i nomi più importanti del Web e il presidente Barack Obama, è intervenuto sul social network di bigG per dire la propria in merito a Calico, spiegando come è nata l’idea e qual è la visione comune di tutti coloro che ne fanno parte.

Durante la mia permanenza nel board di Google, io e Larry Page ci siamo conosciuti bene. Quando lui e Bill Maris mi hanno proposto di avviare un progetto finalizzato allo studio dell’invecchiamento e delle malattie, la cosa mi ha interessato molto. Ad esempio, cosa significa invecchiare? Esiste un collegamento diretto tra alcune patologie e l’avanzare dell’età? Siamo stati subito d’accordo che con persone preparate, una solida base culturale e un sano disprezzo per la parola “impossibile” potremo fare progressi partendo da queste domande, migliorando così la vita delle persone.

Anche Tim Cook, messa per un momento da parte l’accesa rivalità Apple-Google, ha espresso il proprio appoggio al progetto.

Per molti dei nostri amici e per le nostre famiglie, la vita è stata troppo breve, o la sua qualità spesso insoddisfacente. Arthur è uno di quei “folli” che pensano dovrebbe andare diversamente. Non c’è nessuno meglio di lui per guidare questa missione e sono ansiosi di poterne vedere i risultati.

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