Elon Musk e l'auto subacquea di James Bond

La Lotus Espirit di James Bond vista nel film "La spia che mi amava" è stata acquistata da Elon Musk: ecco il nuovo progetto del CEO di Tesla Motors.
La Lotus Espirit di James Bond vista nel film "La spia che mi amava" è stata acquistata da Elon Musk: ecco il nuovo progetto del CEO di Tesla Motors.

Nel mese di settembre qualcuno ha acquistato la Lotus Espirit vista in azione nel film “La spia che mi amava” (“The spy who loved me” in lingua originale), pellicola del 1977 appartenente alla saga di James Bond. L’identità del compratore è rimasta fino ad oggi ignota, ma come riportano numerose testate online in queste ore si tratta di Elon Musk. Il nome di certo non suona nuovo a chi segue con costanza le novità provenienti dall’ambito tecnologico.

Il 42enne imprenditore di origini sudafricane è infatti il CEO di Tesla Motors, impegnato in passato anche nella realizzazione di veicoli spaziali (SpaceX), nel campo delle biotecnologie (Halcyon Molecular) e nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (SolarCity). Di recente si è tornati a parlarne grazie all’avveniristico progetto chiamato Hyperloop, una sorta di lunghissimo tubo in grado di trasportare i passeggeri da Los Angeles a San Francisco in meno di 30 minuti. Tutte premesse utili per capire che la Lotus acquistata per 866.000 dollari non finirà in un museo o in qualche garage: l’intenzione sembra essere quella di rendere quanto mostrato in questo spezzone di film una realtà.

Sono stato deluso di sapere che non può davvero trasformarsi. Ciò che farò è eseguire un upgrade al motore elettrico Tesla e cercare di farlo diventare una realtà.

Parole che pronunciate da chiunque verrebbero immediatamente etichettate come folli, ma quando in gioco c’è Elon Musk tutto può accadere. Ovviamente non si tratta di un progetto finalizzato alla commercializzazione: è possibile immaginare che l’obiettivo principale sia quello di dimostrare le potenzialità dei motori elettrici per gli spostamenti sotto il livello dell’acqua. Di certo le modalità scelte sono piuttosto bizzarre.

Una curiosità: per girare la sequenza della pellicola (visibile qui in streaming) sono state utilizzate diverse automobili e modelli appositamente costruiti. Uno di questi è stato battezzato “il sottomarino bagnato”, perché una volta riemerso l’abitacolo risultava pieno d’acqua. Le scene che vedono i due protagonisti del film perfettamente asciutti sono ovviamente state girate in studio e montate in post-produzione.

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