Stop alla produzione di Nintendo Wii

Nintendo ferma la produzione della console Wii, capace di vendere oltre 100 milioni di unità in tutto il mondo durante i sette anni di commercializzazione.
Nintendo ferma la produzione della console Wii, capace di vendere oltre 100 milioni di unità in tutto il mondo durante i sette anni di commercializzazione.

A quasi sette anni dall’arrivo sul mercato, si ferma definitivamente la produzione di Nintendo Wii. A confermarlo il sito ufficiale giapponese, che già all’inizio di ottobre aveva annunciato l’intenzione di interrompere l’assemblaggio e le spedizioni della piattaforma. La console giapponese ha venduto oltre 100 milioni di unità in tutto il mondo (100,04 milioni a giugno 2013 per la precisione), rappresentando a tutti gli effetti un vero e proprio successo per la casa di Super Mario.

Nonostante evidenti limiti tecnici rispetto ai concorrenti diretti PS3 e Xbox 360, uno su tutti l’assenza del supporto alle risoluzioni HD, Wii ha saputo conquistare i giocatori di tutto il pianeta grazie a una formula vincente: un ampio catalogo di titoli in grado di strizzare l’occhio ai casual gamer e un sistema di controllo all’epoca rivoluzionario. Anziché puntare sui joypad tradizionali, Nintendo ha infatti preferito introdurre il concetto di motion controller nel mondo videoludico, abbracciato poi con notevole ritardo anche da Sony (PlayStation Move) e Microsoft (Kinect). Di seguito uno spot realizzato in occasione del lancio in Italia nel 2006.

È la piattaforma casalinga più venduta di sempre dal colosso nipponico, la terza se si contano anche le console portatili Game Boy e DS. Una volta esaurite le scorte attuali, dunque, non sarà più possibile mettere le mani su Nintendo Wii se non affidandosi al mercato dell’usato. Il gruppo intende dunque concentrarsi al meglio su Wii U, in vendita ormai da un anno ma non ancora capace di far registrare le vendite sperate.

Di recente è stato presentato anche il 2DS, nuova evoluzione dell’handheld caratterizzata da un form factor inedito e dall’abbandono delle funzionalità 3D. Curiosamente, lo stop alla produzione arriva ad un mese circa di distanza dall’avvento della next-gen videoludica, con PlayStation 4 e Xbox One pronte a contendersi il consenso dei giocatori a colpi di esclusive e feature multimediali.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti