+Post Ads, al confine tra Google+ e AdWords

Google consente di trasformare i post del social network Google Plus in +Post Ads, ossia vere e proprie inserzioni interattive in circolazione sul Web.
Google consente di trasformare i post del social network Google Plus in +Post Ads, ossia vere e proprie inserzioni interattive in circolazione sul Web.

C’è un confine che da tempo entrambe le parti tentano di superare: quello tra i social network e l’advertising. Da una parte, infatti, il social networking ha bisogno di attingere al denaro degli advertiser; dall’altra, gli inserzionisti hanno bisogno di cercare nei social network maggior coinvolgimento attorno alle proprie inserzioni. Facebook sta tentando la via diretta, portando i brand direttamente sulle proprie pagine per far loro promuovere le varie iniziative di cui si rendono protagonisti. Google ha deciso invece di seguire una via più raffinata, meno diretta e più in linea con la vocazione del gruppo di Mountain View. Nasce così +Post Ads.

La matrice è quella di un servizio che trasforma i post su Google Plus in advertising. Ancora non è chiaro come ciò avvenga (sono infatti pochi i brand già coinvolti nel nuovo servizio), ma con ogni probabilità il meccanismo sarà il medesimo del “Promuovi” di Facebook: un click, la scelta del budget da investire e quindi l’inizio istantaneo della campagna. Se su Facebook si apre ad una promozione esclusiva tramite le pagine del network, Google mette invece a disposizione dei brand qualcosa di differente: il post diventerà in automatico un vero e proprio banner interattivo in circolazione sul Google Display Network, ossia tutti quei siti Web che ospitano spazi promozionali affidati a Google.

Si crea un post, lo si trasforma in “+Post Ads”, dopodiché lo si deve gestire come quelli che su Facebook sono i post sponsorizzati: giungerà sul post medesimo una fiumana nuova di utenti, gente che non avrebbe visto tale contenuto se non fosse stato promosso con apposito investimento, ed inizieranno così le interazioni, i commenti, i “+1”, le condivisioni. Da dinamica di mero advertising, si torna ad una dinamica social che l’azienda dovrà saper gestire per ottimizzare la resa dell’investimento profuso.

Se il coinvolgimento è quel che l’inserzionista va cercando, +Post Ads è una possibile risposta. Sulla base di quanto indicato dai primi clienti in beta test, le performance di questo tipo di promozione sono migliori del 50% rispetto ad una inserzione tradizionale. Funzionalmente, il banner apre uno spazio sul quale poter interagire, portando così una porzione di Google Plus in giro per il Web. L’interazione lega peraltro evidentemente l’utente all’inserzione stessa, generando un susseguirsi di notifiche che dovrebbero offrire anche una sorta di “coda lunga” al contatto iniziale.

Per Google trattasi di una forma di pubblicità nuova, di sicuro impatto, e tale da sfruttare Google Plus in termini pubblicitari pur non portando pubblicità alcuna sul social network stesso. Il valore dell’advertising per Google è altrove: Google Plus per ora è un semplice tramite, ma è anche un primo passo per monetizzare lo sforzo profuso nel network che intende sfidare Facebook e Twitter a colpi di “+”.

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