Google Open Gallery: musei e gallerie per tutti

Annunciato il progetto Google Open Gallery, che consentirà a chiunque di creare la propria mostra online, esponendo quadri, fotografie e altro materiale.
Annunciato il progetto Google Open Gallery, che consentirà a chiunque di creare la propria mostra online, esponendo quadri, fotografie e altro materiale.

Arte e cultura incontrano la tecnologia nel sempre più ampio ecosistema di piattaforme e servizi messi a disposizione dal gruppo di Mountain View. Google Open Gallery è il nome di quello annunciato oggi, un progetto legato a doppio filo al Google Cultural Institute che già accoglie migliaia di opere da tutto il mondo, in questo caso aperto a tutti. L’invito a partecipare è infatti rivolto a chiunque abbia dentro di sé la scintilla creativa dell’artista.

Gestite una piccola galleria e vi piacerebbe che tutti potessero ammirare i vostri lavori con un grande zoom? Avete riordinato la soffitta trovando una serie di fotografie che possono raccontare una storia? Oppure siete artisti desiderosi di mostrare l’evoluzione delle vostre opere, ma senza idea di come fare? Ora c’è un aiuto a portata di mano, grazie al debutto di Google Open Gallery.

Chiunque abbia un qualche contenuto di importanza artistica o culturale da condividere sul Web può farlo richiedendo l’accesso a Open Gallery. Alcuni esempi sono già online, come la raccolta di fotografie, disegni e bozzett del Belgian Comic Strip Center, oppure le fotografie rinvenute in una scatola da Dean Putney, scattate dal nonno ufficiale tedesco durante la prima guerra mondiale.

Ovviamente l’accesso al servizio e l’inclusione nel database di Google Open Gallery sono del tutto gratuiti. Per portare a termine l’operazione non servono particolari conoscenze informatiche: basta semplicemente caricare le immagini, aggiungere i filmati, i panorami di Street View e i testi descrittivi, così da raccontare la propria storia in un modo che sappia coinvolgere i visitatori.

Nel post che svela il progetto, il gruppo californiano annuncia anche l’allestimento di uno spazio all’interno del proprio ufficio parigino chiamato Lab at the Cultural Institute. La sua finalità è quella di favorire l’incontro fra cultura e tecnologia, per discutere e innovare partendo da intuizioni e nuove idee. Qui il motore di ricerca sperimenterà con scanner 3D, fotocamere ad altissima risoluzione, nuove modalità d’interazione ecc.

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