Streaming musicale anche per Amazon?

Il gigante dell'e-commerce ha intenzione di lanciare un servizio per lo streaming musicale simile a Spotify: già in atto le trattative con le major.
Il gigante dell'e-commerce ha intenzione di lanciare un servizio per lo streaming musicale simile a Spotify: già in atto le trattative con le major.

Anche Amazon potrebbe presto entrare a far parte della sempre più nutrita schiera di realtà operanti nell’ambito dello streaming musicale, insieme a Spotify, Rdio, Pandora, Napster, Grooveshark, Deezer, Beats, Google, Apple ecc. Ne parla il sito Re/code, che racconta di essere a conoscenza di una trattativa già avviata da tempo con le major discografiche, necessaria per avere a disposizione il catalogo di brani da far ascoltare all’utenza.

Dalle prime indiscrezioni pare che per accedervi non bisognerà necessariamente sottoscrivere un abbonamento mensile, ma sarà sufficiente essere in possesso di un account Prime, che già oggi consente di guardare film ed episodi delle serie TV, oltre a poter ricevere a domicilio i prodotti acquistati sulla piattaforma di e-commerce in sole 48 ore, il tutto al prezzo di 79 dollari all’anno. Ovviamente il servizio andrebbe a differenziarsi rispetto a quanto offerto oggi da Cloud Player, che rappresenta una sorta di contenitore cloud solo per i brani già acquistati o posseduti dall’utente.

Ipotizzare una data di lancio è al momento impossibile: i tempi non saranno comunque brevi. Sempre Re/code riferisce infatti di un rallentamento nella trattativa, in seguito alla richiesta da parte di Amazon di uno sconto significativo sul prezzo da pagare per ottenere i brani da trasmettere. Una pretesa che le major sembrano poco inclini a soddisfare.

Il progetto potrebbe essere in cantiere ormai da diverso tempo. Nell’ottobre 2012 Amazon ha infatti assunto Michael Paull, un ex dirigente Sony con lunga esperienza in ambito musicale. Lo stesso è avvenuto con Drew Denbo, già al lavoro con i servizi streaming di Rhapsody e MOG. Infine, dallo scorso anno il gigante dell’e-commerce si avvale anche della collaborazione di Adam Parness, in passato uomo chiave nella gestione delle licenze per Rhapsody.

Intanto, restando nell’ambito dello streaming musicale, si segnala che oltreoceano Pandora ha raggiunto i 250 milioni di utenti, con 50 milioni di nuovi iscritti in meno di un anno. Un risultato di tutto rispetto, soprattutto se si considera che la piattaforma è accessibile esclusivamente dai residenti USA.

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