Guida sicura, una videocamera rileva le emozioni

Ricercatori francesi hanno sviluppato un sistema che rileva le espressioni del volto del guidatore, mediante una videocamera ad infrarossi.
Ricercatori francesi hanno sviluppato un sistema che rileva le espressioni del volto del guidatore, mediante una videocamera ad infrarossi.

Oggi esistono diverse tecnologie in grado di rilevare le espressioni del volto (la più nota è quella implementata da Microsoft in Kinect), ma pochi hanno pensato di realizzare un sistema che permette di migliorare la sicurezza durante la guida. I ricercatori del Signal Processing 5 Laboratory della Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne hanno sviluppato, in collaborazione con PSA Peugeot Citroën, un emotion detector da integrare nelle automobili.

Quando il guidatore è stressato, stanco o arrabbiato potrebbe compiere manovre pericolose, diventare più aggressivo durante la guida, ridurre il livello di attenzione e quindi causare più incidenti. I ricercatori e la nota casa automobilistica francesi hanno testato un sistema in grado di rilevare le espressioni facciali del guidatore, utilizzando una videocamera ad infrarossi posizionata dietro al volante.

L’essere umano manifesta le sue emozioni attraverso sette espressioni del volto, corrispondenti a paura, rabbia, gioia, tristezza, disgusto, sorpresa e sospetto. I movimenti della bocca, delle sopracciglia, degli occhi, della fronte e del naso sono facilmente identificabili e possono essere associati ad uno specifico stato d’animo. Se il software di computer vision rileva rabbia o disgusto per un tempo sufficientemente lungo, allora significa che il guidatore è stressato e potrebbe fare qualcosa di stupido. Nelle auto dotate di tecnologia di assistenza alla guida, il sistema di controllo del veicolo potrebbe comandare i freni, mantenere la distanza di sicurezza o impedire il cambio di corsia (un sorpasso azzardato).

I ricercatori continueranno a lavorare sul “rilevatore di emozioni”, cercando di aumentare la velocità e l’accuratezza della tecnologia. Il Signal Processing 5 Laboratory lavora anche su altri sue progetti: un fatigue detector che misura la percentuale di chiusura delle palpebre e un sistema che legge le labbra per migliorare il riconoscimento vocale.

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