HTC One M8, hands-on in anteprima

HTC One M8 è il perfezionamento dell’HTC One sotto ogni punto di vista: design, schermo, potenza, autonomia, interfaccia, sensori e fotocamera.
HTC One M8 è il perfezionamento dell’HTC One sotto ogni punto di vista: design, schermo, potenza, autonomia, interfaccia, sensori e fotocamera.

HTC, forte anche dei numerosi premi e riconoscimenti ricevuti con la precedente e fortunata incarnazione dello smartphone One, non ha dormito sugli allori, anzi. Il frutto del suo impegno è evidente nell’erede del terminale identificato con la sigla M7, ovvero il nuovo HTC One M8, disponibile da aprile a un prezzo ancora da definire e migliorato in ogni ambito, sia per colmare il gap formatosi con i principali concorrenti nell’arco di un anno, sia per stabilire nuovi e solidi riferimenti.

Design

Le dimensioni dell’HTC One M8 sono cresciute leggermente così come l’impiego di nobile lega d’alluminio, quantificabile in circa il 20% per lo chassis unibody (monoblocco ricavato dal pieno).

A fronte di un ingombro superiore (un centimetro in altezza e 2,4 mm in larghezza), dovuto allo schermo da 5”, la presa in mano è migliorata grazie ai bordi arrotondati e soprattutto per il pannello posteriore dalla curva che segue quella naturale della mano, con la profondità che rimane immutata (9,3 mm).

Un altro aspetto che differenzia questo M8 dal predecessore M7 è il vano per schede microSD, per espandere la memoria sino a 128 GB, novità graditissima per chi ama archiviare tonnellate di file multimediali sullo smartphone e non sul cloud.

HTC ora offre lo smartphone One M8 in tre varianti colore, tutte molto eleganti: grigio canna di fucile (la più riuscita per noi), argento e ambrato.

Hardware

Le specifiche tecniche sono all’altezza delle attese: processore Qualcomm SnapDragon 801 quad core da 2,3 GHz, 2 GB di RAM, capacità di 16 GB, connettività 4G, Wi-Fi di classe a/b/g/n/ac, Bluetooth 4.0, NFC, batteria da 2.600 mAh.

Il nostro primo approccio non ha permesso di verificare le performance in modo adeguato, sia con benchmark sintetici sia con la classica prova dei videogiochi più esigenti per potenza di calcolo, ma in ogni caso il gap è evidente dal “vecchio” al “nuovo” HTC One.

La fluidità operativa, grazie anche al lavoro svolto con la rinnovata interfaccia HTC Sense 6, è ai massimi livelli, così come la reattività generale dello smartphone. In ogni caso, ci aspettiamo performance leggermente superiori agli attuali riferimenti del mercato smartphone a phablet: LG G2, Sony Xperia Z Ultra e Xperia Z2, Samsung Galaxy Note 3.

C’è solo un ma: il processore SnadDragon 801, artefice principale di prestazioni eccellenti, è solo un’evoluzione dell’apprezzato SnapDragon 800. Questo significa che il gradino più alto del podio – almeno per i numeri nudi e crudi dei benchmark sintetici (diverso il discorso nell’esperienza quotidiana) – non sarà detenuto a lungo dal rinnovato HTC One M8, almeno sino all’uscita del Samsung Galaxy S5.

Schermo

Come anticipato, le dimensioni sono cresciute per ospitare uno schermo più ampio: si passa dai 4,7” del M7 ai 5” di questo M8.

La risoluzione rimane immutata a 1.920×1.080 pixel, con la densità che cala di conseguenza da 468 a 441 ppi, una perdita impercettibile nell’utilizzo quotidiano.

Infatti, la nitidezza di testi, icone e immagini rimane ai massimi livelli, così come soddisfano la vivacità e naturalezza dei colori e l’ampio angolo di visuale. Solo la luminosità, anche se non delude, è un gradino sotto ai migliori rappresentanti del settore.

HTC One M8

Audio

Se sullo smartphone One M7 avevamo l’audio BoomSound certificato Beats, ora ritroviamo solo il primo. Rimangono i due altoparlanti stereo frontali alimentati, con un sonoro ancora più potente e fedele, e con la possibilità di agire sul nuovo equalizzatore grafico per una personalizzazione dell’esperienza multimediale, dai videogiochi ai video musicali.

HTC ha compiuto un piccolo passo per migliorare quello che già era il riferimento nel settore mobile, con un risultato finale ancora irraggiungibile da più seri competitor.

Fotocamera

La fotocamera posteriore è stata al tempo stesso la croce e la delizia del precedente One M7: a fronte di un’ottima qualità e della capacità di catturare soggetti più nitidi in condizioni di scarsa luminosità, pagava una risoluzione di “soli” quattro megapixel. Ora HTC ha potenziato la tecnologia UltraPixel con una doppia lente, che porta a più opzioni creative e non un reale guadagno di performance.

Rimangono i 4,1 megapixel del sensore UltraPixel, affiancato da un secondo sensore dedicato alla profondità, da cui il nuovo registrato Duo Camera. Ne consegue che possiamo variare il punto di messa a fuoco dopo aver scattato, in modalità assimilabile a quella promessa dalla tecnologia Lytro. In pratica, quando rivediamo il nostro scatto, possiamo scegliere l’opzione UFocus dal menu Modifica e toccare il punto sullo schermo a cui vogliamo associare il fuoco, con tutto il resto che diventa sfocato come un bokeh fatto ad arte.

HTC One M8

Anche altri effetti disponibili nella sezione Modifica – stagione, posterizzazione, fumetto, ecc. – aggiungono quel tocco di classe in più alla fotocamera integrata, per una personalizzazione degli scatti riuscita e molto piacevole per la condivisione online.

Rimangono le lacune sulla risoluzione, che però in un mondo che si sta spostando sempre più dalla stampa al web, social incluso, non sono poi così limitanti per uno smartphone. Ovviamente, questi limiti diventano evidenti quando vogliamo compiere un crop di un’immagine, con la risoluzione, e di conseguenza la dimensione, che calano drasticamente.

Dove, invece, notiamo altri miglioramenti sono il doppio flash, con tonalità separata per riprodurre al meglio i toni della pelle del soggetto secondo l’illuminazione (naturale o artificiale), e nel pacchetto di effetti Zoe, ancora più ricco nella creazione di mini clip musicali dei nostri ricordi.

Software

HTC One M8 si basa sulla più recente release di Android 4.4 KitKat, su cui gira la nuova interfaccia HTC Sense 6.0, che rende il noto aggregatore di news e feed social BlinkFeed ancora più accattivante e flessibile. Troviamo più fonti da cui attingere per le notizie oltre a maggiore libertà nella scelta dei feed RSS, ma non solo: infatti, HTC ha integrato anche una sorta di modalità di “auto apprendimento” che studia i nostri interessi per proporre contenuti che potrebbero piacerci.

Abbiamo trovato anche piccoli affinamenti in altre funzioni esclusive, come l’interfaccia del modulo fotocamera e quella per il controllo del TV o impianto Home Theatre domestico tramite il telecomando a infrarossi integrato sul lato superiore.

Ultima novità, che non è proprio tale avendola già provata sullo smartphone LG G2, è il risveglio dello smartphone tramite il doppio tocco sullo schermo, ma con interessanti funzioni supplementari: scorrendo dal basso verso l’alto apriamo l’ultima app utilizzata; da destra, ritorniamo sulla home; da sinistra, apriamo il BlinkFeed; dall’alto, accediamo alle chiamate vocali.

Conclusioni

In attesa di provarlo a fondo e più a lungo, possiamo comunque dirci soddisfatti di questa ultima incarnazione dello smartphone One. HTC One M8 ha migliorato e perfezionato molti aspetti del predecessore M7, soprattutto design e pacchetto hardware, senza dimenticare lo schermo più ampio, la fotocamera più flessibile e l’interfaccia software fluida e innovativa.

Nel complesso questo HTC One M8 appare come uno smartphone di alta gamma molto equilibrato e con una spiccata personalità, che piacerà sicuramente a chi è attento al design elegante e al piacere nell’utilizzo quotidiano.

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