Apple: il 23 aprile i risultati del Q2 2014

Apple annuncerà il 23 aprile i risultati fiscali del Q2 del 2014: per il gruppo si prospettano vendite maggiori rispetto ai target degli analisti di borsa.
Apple annuncerà il 23 aprile i risultati fiscali del Q2 del 2014: per il gruppo si prospettano vendite maggiori rispetto ai target degli analisti di borsa.

Apple presenterà i risultati fiscali del Q2 2014 il prossimo 23 aprile: a dare l’annuncio è la stessa azienda, nella sezione del sito ufficiale dedicata alle comunicazioni con gli investitori. Sarà una giornata molto importante per Cupertino, più di quanto non sia stato il Q1, perché la Mela ha ora la possibilità di mostrare i denti, di rispondere a una borsa a stelle e strisce negli ultimi tempi fin troppo severa.

A presentare i dati fiscali, così come ormai consuetudine, il CEO Tim Cook e il CFO Peter Oppenheimer, quest’ultimo in una delle sue ultime apparizioni pubbliche per l’azienda prima del pensionamento in estate inoltrata. Il periodo di riferimento è quello che va da gennaio a marzo – si ricordi come il Q1 Apple corrisponda in realtà alla fine dell’anno precedente – e per Apple si prospettano faville. Non solo perché gli investitori sono tradizionalmente meno tesi rispetto al Q1, data la corrispondenza con le feste natalizie, ma anche perché pare che la Mela abbia superato di 4-5 milioni di unità le previsioni degli analisti sugli iDevice.

Nonostante nel Q1 Apple abbia battuto i propri record di vendita probabilmente grazie a iPhone 5S, con 51 milioni di melafonini venduti, Wall Street non è rimasta soddisfatta di quanto raggiunto. Il target è stato infatti imposto a 60 milioni di device e, complice forse anche la performance di un iPhone 5C che non ha stupito, la borsa ha punito il gruppo con l’ennesimo ribasso per share. Come diretta conseguenza di questa ondata di negatività, gli analisti hanno fissato un obiettivo nel Q2 pari a 38 milioni di unità, ma le indagini condotte sulle attivazioni da Katy Huberty di Morgan Stanley svelano come, incredibilmente, Cupertino sia riuscita a superare i 42. I motivi sono molteplici e semplici da capire: gli analisti sbaglierebbero nelle stime relative al primo trimestre dell’anno, perché non terrebbero in considerazione come nel Q1 Apple aumenti incredibilmente la produzione proprio per garantire una copertura fino a marzo. Di conseguenza, i dati del Q1 vengono troppo gonfiati, quelli del Q2 troppo ridimensionati. E per Apple, allora, è giunto il momento del riscatto.

La conferenza sui risultati fiscali verrà resa disponibile in streaming sul sito ufficiale dell’azienda, alle 2 del pomeriggio del fuso locale, quindi in tarda serata per l’Italia.

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