Mobile & App Economy: in Italia vale 1,6% del PIL

Secondo l'osservatorio ICT del Politecnico di Milano, la Mobile & App Economy in Italia vale oggi 25,4 miliardi di euro con prospettive di forte crescita
Secondo l'osservatorio ICT del Politecnico di Milano, la Mobile & App Economy in Italia vale oggi 25,4 miliardi di euro con prospettive di forte crescita

Smartphone, tablet, le reti mobili e le applicazioni hanno modificato profondamente le abitudini e i consumi digitali degli italiani e contestualmente anche gli investimenti delle aziende. Si stima infatti che entro la fine di quest’anno, saranno oltre 30 milioni gli italiani che navigheranno attraverso un dispositivo mobile sia esso uno smartphone o un tablet pc. Inoltre, 1 Mobile Surfer su 3 ha scaricato applicazioni a pagamento sul proprio smartphone e 1 su 5 ha acquistato almeno un prodotto o servizio, 4 su 5 interagiscono con la pubblicità dal device e 1 su 2 vorrebbe utilizzarlo anche come strumento di pagamento al posto della carta di credito.

Una domanda così alta non può che portare interessanti opportunità per le imprese. Si sta dunque sviluppando una nuova economia che viene chiamata “Mobile & App Economy” che alla fine del 2013 valeva già ben 25,4 miliardi di euro, pari all’1,6% del PIL. Un mercato però destinato a crescere molto rapidamente tanto che nei prossimi anni si stima che raggiungerà i 40 miliardi di euro, pari al 2,5% del PIL, grazie soprattutto alla spinta generata dall’utilizzo di soluzioni di Mobile Commerce e Mobile Payment. Dati che emergono da una ricerca dell’Osservatorio Mobile & App Economy del Politecnico di Milano che ha evidenziato come lo sviluppo di un ecosistema Mobile e la conseguente ampia diffusione dell’accesso a internet da smartphone e tablet tra gli utenti abbia generato effetti rilevanti in chiave economica.

Mobile Economy

L’ecosistema Mobile è ormai abilitato da molti fattori che ne agevolano l’accesso per i consumatori: sono 37 milioni gli smartphone e 7,5 milioni i tablet diffusi in Italia e diventeranno rispettivamente 45 e 12 milioni a fine 2014; le reti mobili a banda larga LTE a fine anno raggiungeranno circa il 60% della popolazione; si sono moltiplicate nel corso del 2013 offerte bundle (voce, messaggistica, connettività) a prezzi molto contenuti; le applicazioni disponibili negli store hanno toccato quota 2,5 milioni e aumentano le soluzioni Mobile sviluppate all’interno delle imprese o delle pubbliche amministrazioni.

L’uso sempre maggiore dei dispositivi mobili ha anche l’effetto di diminuire il tempo d’utilizzo dei computer come sottolinea Guido Argieri, Telco & Media Director Doxa:

Tra gli effetti generati sul consumatore dalla maturità dell’ecosistema Mobile è stato riscontrato anzitutto un incremento del tempo trascorso dagli italiani su Internet dai Mobile device, che sottrae quote alla navigazione da Pc: stiamo parlando di 75 minuti medi giornalieri per lo smartphone e 66 per il tablet contro i 106 minuti (-14% sull’anno precedente) del Pc portatile.

Mobile Economy

Dispositivi mobili che sono per lo più utilizzati per accedere alle App dedicate al Social, al Gaming, al Meteo e alle Mappe. La risposta degli utenti ai nuovi mercati abilitati dal Mobile è già molto alta. Circa l’85% dei navigatori internet da smartphone vede annunci pubblicitari all’interno di siti o applicazioni e la metà ci clicca. Tre quarti dei Mobile Surfer sono interessati al Mobile Couponing ossia vorrebbero ricevere i buoni sconto sullo smartphone ed, inoltre, più della metà sono propensi all’utilizzo dello smartphone come sostituto della carta di credito per i pagamenti nei punti vendita fisici.

Mobile Economy

L’impatto economico generato dall’ecosistema Mobile che si è creato ha dato origine alla cosiddetta Mobile & App Economy, che nel 2013 vale già 25,4 miliardi di euro: rapportato al Pil rappresenta l’1,6%. Oltre l’80% della Mobile & App Economy proviene dai consumi diretti di consumatori e imprese, che complessivamente hanno speso oltre 20 miliardi di euro; la restante parte fa riferimento agli investimenti delle imprese in reti mobili, nello sviluppo di soluzioni software Mobile rivolte ai consumatori o ai propri dipendenti, in soluzioni che sfruttano gli “oggetti intelligenti” (Internet of Things) per migliorare i processi aziendali o offrire nuovi prodotti e servizi e in attività di Marketing tramite device mobili (Mobile Marketing).

All’interno del segmento dei consumi, la componente principale è ancora rappresentata dai servizi “tradizionali” delle Telco (cioè voce e SMS), che sono però in forte contrazione; seguono i ricavi da vendita di device mobili (poco più di un quinto) e la connettività dati (13%); valgono solo pochi punti percentuali, invece, le vendite di contenuti e di beni e servizi ed è praticamente nullo il mercato del Mobile Payment. Ma da qui al 2016 le cose cambieranno in maniera significativa.

Continuerà infatti la fortissima crescita del mercato del Mobile Commerce: si stima che dagli attuali 1,2 miliardi si arriverà nel 2016 a oltre 7 miliardi di euro, con un peso relativo sull’e-Commerce che, se oggi è pari al 12%, tra 3 anni potrebbe superare il 40%. Si svilupperà anche il mercato del Mobile Proximity Payment, ossia dei pagamenti in prossimità fatti con lo smartphone. A questo si aggiunge il mercato dei Mobile POS, ovvero le transazioni legate a beni e servizi che verranno accettate da dispositivi Mobile. Continueranno a crescere anche le vendite di contenuti fruiti tramite Mobile, che andranno vicini al raddoppio nei prossimi 3 anni, con un ruolo sempre maggiore giocato da giochi e da video.

Non sarà da meno la spesa delle imprese in attività di Marketing tramite i nuovi device, trainati in particolare dalla pubblicità, ma anche dalla nascita dei servizi di Mobile Couponing. Molta attenzione sarà dedicata dalle imprese anche allo sviluppo di soluzioni software Mobile volte, da un lato, a gestire la relazione con i propri consumatori e dall’altro, a migliorare la produttività e l’efficacia del lavoro dei propri dipendenti, soprattutto quelli in mobilità.

Infine, la grande scommessa è sul mercato abilitato dagli “oggetti intelligenti”: alcuni ambiti già avviati proseguiranno il loro cammino, in particolare le auto connesse (Smart Car), portando il valore di questo mercato nel 2016 a 1,6 miliardi di euro (+80% in 3 anni). In questo scenario, un ruolo importante sarà giocato dalle startup, in grado sia di creare nuovi modelli di business rivolti direttamente al consumatore finale, sia di supportare le imprese nel loro processo di trasformazione digitale e Mobile. Sono oltre 600, infatti, le startup finanziate a livello internazionale in questi ambiti nel corso del 2013.

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