Eyefi Cloud, backup delle foto dalla SD card

Utilizzando una card Eyefi Mobi in una fotocamera, gli utenti possono inviare le foto scattate al dispositivo mobile e quindi caricarle sul cloud.
Utilizzando una card Eyefi Mobi in una fotocamera, gli utenti possono inviare le foto scattate al dispositivo mobile e quindi caricarle sul cloud.

Per conservare e condividere le foto scattate con un dispositivo mobile, gli utenti possono utilizzare il servizio offerto dall’azienda che ha sviluppato il sistema operativo oppure servizi di terze parti, come Dropbox, Facebook o Flickr. Grazie ad Eyefi Cloud, è possibile eseguire la stessa operazione anche con fotocamere prive di modulo WiFi. Basta acquistare una memory card Eyefi Mobi e installare le app per Android e iOS. Il servizio cloud offre uno spazio illimitato ad un prezzo di 49 dollari all’anno.

Le card SD Eyefi Mobi, annunciate nel 2013, integrano un chip WiFi che permette di inviare le foto dalla fotocamera digitale al dispositivo mobile. Con Eyefi Cloud lo smartphone e il tablet diventano il mezzo per effettuare l’upload delle immagini sui server dell’azienda. L’accesso alle foto avviene tramite le app Eyefi Mobi, disponibili sugli store di Apple, Google e Amazon, oppure mediante l’interfaccia web all’indirizzo app.eyefi.com. Al termine della registrazione, i nuovi utenti riceveranno 90 giorni di backup gratuito. I prezzi delle card sono 43,99 euro (8 GB), 63,99 euro (16 GB) e 82,99 euro (64 GB). È chiaro quindi che il servizio è indirizzato sopratutto ai fotografi professionisti che usano DSLR senza WiFi.

Dopo aver effettuato il pairing tra card e app, tutte le foto scattate verranno automaticamente inviate al dispositivo mobile e quindi caricate sul cloud. Le app possono anche spostare sui server Eyefi anche le foto scattate con smartphone e tablet, in modo simile ad analoghi servizi. Il trasferimento avviene in modo “intelligente”, conservando la qualità delle immagini originali. L’utente può visualizzare le foto sul desktop, ordinarle, modificarle e condividerle via email. Il servizio modifica la risoluzione delle foto in base al dispositivo destinatario. Sull’iPad Air, ad esempio, verrà sfruttata al massimo la qualità dello schermo.

Nonostante la comodità della soluzione, ci sono tuttavia alcune limitazioni. Non è possibile caricare sul server le foto presenti sul computer, le foto condivise su Facebook devono essere prima scaricate sul dispositivo mobile e gli album non supportano funzionalità social, come Like e commenti. Inoltre, Eyefi Cluod non supporta le vecchie card X2 Pro e non consente il backup dei file RAW. L’azienda ha promesso però che verranno introdotte nuove funzionalità in futuro.

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